Mitchelton-Scott, Simon Yates: “Da ragazzino sognavo le Olimpiadi”

Non è un segreto che Simon Yates abbia messo Tokyo 2020 nel mirino. Il britannico, infatti, ha già fatto sapere  che farà il Giro d’Italia e non il Tour de France proprio per poter prepararsi al meglio per l’appuntamento a cinque cerchi. Tuttavia, la Gran Bretagna è una nazione piena di corridori di talento e il posto in squadra non è garantito nemmeno sei ha già vinto un GT in carriera, collezionando anche sette affermazione parziali nei grandi giri. Il corridore della Mitchelton-Scott ha quindi ammesso ai microfoni di CyclingWeekly di non sapere ancora se sarà convocato, ma farà di tutto per riuscirci.

Da ragazzino sognavo di essere un olimpionico – ha rivelato – Non so ancora stato a un Olimpiade e questa è una forte motivazione per me. Tuttavia devo ancora assicurarmi il posto. Purtroppo ne abbiamo solo quattro. La Gran Bretagna è una nazione molto forte e un corridore sarà scelto soltanto per la cronometro, quindi in realtà i posti sono soltanto tre”.

Il vincitore della Vuelta 2018 ha poi passato in rassegna tutti i papabili per una maglia a Tokyo, quando gli è stato chiesto se si sentisse fiducioso riguardo una sua convocazione: “Non si può mai sapere. Io comincerò a correre. Non so i programmi degli altri, non so se faranno il Tour e dovranno quindi fare un rapido cambiamento oppure faranno il Giro come me. Si possono elencare tanti grandi corridori, chiunque tra questi è pronto. Abbiamo tre vincitori di Grandi Giri: io, Chris Froome e Geraint Thomas. Mio fratello Adam, Tao Geoghegan Hart, James Knox, Hugh Carthy e l’elenco continua, anche Alex Dowsett è in gioco per la cronometro, abbiamo una grande nazionale e pochi posti disponibili”.

Infine, il classe ’92 ha concluso rivelando perché si è schierato tra le fila di coloro che preferiscono il Giro al Tour in vista di Tokyo: “Vorrei andare lì prima, perché il jet lag è tantissimo. Cinque giorni non sono così tanti per riuscire a superarlo”.

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