Mitchelton-Scott, per il 2020 Simon Yates si concentra su Giro d’Italia e Olimpiadi

Nel 2019 ha piazzato qualche zampata di classe, ma Simon Yates è rimasto spesso lontano dai suoi migliori livelli. Due tappe vinte al Tour de France, l’ottavo posto nella generale del Giro d’Italia e la cronometro della Parigi-Nizza sono stati i picchi di rendimento della sua stagione, poco per un corridore della classe del britannico, che nel 2018 aveva invece vinto la Vuelta a España. Così, una delle stelle della Mitchelton-Scott si avvicina al 2020 con la voglia di tornare a brillare: e per farlo ha scelto, su tutti, due grandi appuntamenti del calendario del 2020, il Giro d’Italia e i Giochi olimpici di Tokyo.

“L’anno scorso mi sono reso conto di non aver mai raggiunto il livello che mi aspetto da me stesso – le parole di Yates raccolte da Cyclingnews – Voglio tornare nella mia miglior condizione possibile e riprovare a vincere la Corsa Rosa. E sarò in Italia anche perché le Olimpiadi sono davvero molto vicine al Tour de France quest’anno: credo che il miglior modo per avvicinarsi alla corsa a cinque cerchi sia fare il Giro”.  Yates si sofferma poi sul percorso della corsa a tappe italiana: “Il percorso 2020 è molto tradizionale, con tanti chilometri a cronometro e molti passi di montagna ad altitudini elevate. Ci prepareremo per tutto quello che può accadere”.

Uno dei due gemelli, quello che nel 2018 aveva dato spettacolo prima di crollare nell’ultima settimana, sarà quindi al Giro d’Italia per la terza volta consecutiva. La sua stagione agonistica inizierà però in Australia, dove correrà, per la prima volta, il Tour Down Under. In squadra con lui il sudafricano Daryl Impey, che quella corsa l’ha vinta nelle ultime due edizioni. “Più opzioni abbiamo, meglio è per la squadra. Questa corsa è stata decisa in più di un’occasione per i secondi di abbuono, quindi tutto conterà. Daryl ha trovato la formula vincente per il TDU, così noi sappiamo come approcciare la corsa. Io sarò lì per supportarlo o per giocarmi le mie possibilità, se verranno fuori. Di certo, per me è meglio se ci sono più salite, ma indipendentemente da questo, penso che da squadra possiamo sicuramente puntare alla vittoria”.

Yates sarà quindi all’esordio nelle corse australiane, in quello che laggiù è il periodo estivo: “Ho sempre voluto partecipare a questi appuntamenti. Sicuramente correre per una squadra australiana aumenta la pressione, ma a me piace essere coinvolto nelle gare e provare a dare il massimo. Dato che queste sono le nostre ‘corse di casa’, i miei compagni sono super motivati”. Con Simon Yates, il Tour Down Under (che si correrà fra il 21 e il 26 gennaio) può vantare un parco partenti di tutto rispetto: sono già annunciate le presenze di Romain Bardet (AG2R La Mondiale), Richie Porte (Trek-Segafredo), Michał Kwiatkowski (Team INEOS), oltre a quelle del campione del mondo Mads Pedersen (Trek-Segafredo) e del campione europeo Elia Viviani (Cofidis).

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