Giro di Romandia 2024, la classifica big: l’ultima tappa non cambia le cose, Carlos Rodriguez conquista la corsa su Vlasov e Lipowitz

Distacchi contenuti fra i big dopo il prologo del Giro di Romandia 2024. I 2,28 chilometri dell’esplosivo circuito di Payerne non potevano chiaramente creare grandi (s)vantaggi al termine di una prova di appena tre minuti. Conquistata da Maikel Zijlaard, la prova di apertura vede Julian Alaphilippe (Soudal Quick-Step) chiudere in terza posizione a due secondi, candidandosi eventualmente ad una possibile leadership nei prossimi giorni, ma tra gli uomini di classifica veri e propri, è il suo compagno Ilan Van Wilder a mettersi tutti alle spalle. Il giovane belga chiude infatti la sua prova con il 12° tempo, a quattro secondi dal vincitore, facendo meglio di un secondo su un Enric Mas (Movistar) molto reattivo, così come Lenny Martinez (Groupama-FDJ) e Juan Ayuso (UAE Team Emirates).

Sostanzialmente tutti i nomi più attesi sono racchiusi nei dieci secondi che seguono, con Egan Bernal (Ineos Grenadiers) e Richard Carapaz (EF Education – EasyPost) fra coloro che hanno perso più di tutti. Più dietro solo alcuni scalatori purissimi come Ivan Sosa (Movistar), Eddie Dunbar (Team Jayco AlUla), Cristian Rodriguez (Arkéa-B&B Hotels) e Louis Meintjes (Intermarché-Wanty). Non ci sono variazioni di rilievo nella prima tappa in linea, che conferma comunque come Giulio Ciccone (Lidl-Trek) non farà classifica, ovviamente, visto che è al rientro dall’infortunio, così come Dunbar, Brandon McNulty (UAE Team Emirates) e Sergio Higuita (Bora-hansgrohe), che cedono già più di dieci minuti.

Il primo arrivo in salita, a Les Marécottes, non dà invece grossi scossoni alla classifica generale. A conquistare la tappa e la maglia di leader è il fuggitivo Thibau Nys (Lidl-Trek), mentre tra i big non si registrano particolari distacchi a eccezione degli 8″ persi da Jai Hindley (Bora-hansgrohe) nel finale. Cedono qualche secondo anche seconde linee quali Sosa, Alaphilippe, Ciccone e Meintjes, quasi un minuto Thymen Arensman (Ineos Grenadiers) e Rigoberto Uran (EF Educatio-EasyPost) e più di 1′ Pavel Sivakov (UAE Team Emirates).

Come prevedibile, la crono di Oron rimescola completamente la classifica generale, lasciando però ancora piuttosto aperta la lotta per il successo finale. Tra i big, il migliore risulta essere Ayuso, che si prende la Maglia Gialla nella tappa vinta dal compagno di squadra McNulty; lo spagnolo comanda con un margine di 7″ su Van Wilder, 10″ su Aleksandr Vlasov (Bora-hansgrohe) e 11″ su Carlos Rodriguez (Ineos Grenadiers), tutti in grado di concludere nella top-10 di giornata.

La tappa regina incorona Carlos Rodriguez. Dopo l’ottima cronometro lo spagnolo si difende egregiamente nella frazione più dura della corsa, al contrario di un Juan Ayuso che vive così la prima delusione della sua sinora straordinaria carriera, scivolando in quinta posizione. Dietro il nuovo leader, a distanza ravvicinata, Aleksadr Vlasov e un sorprendente Florian Lipowitz, battuto sul traguardo dal solo Richard Carapaz. Si difendono bene anche Ilan Van Wilder, ora quarto, ed Enrico Mas, sesto, così come buona prova per Tao Geoghegan Hart, mentre tra coloro che non brillano anche Lenny Martinez, che comunque resta in Top-10, e l’ambizioso Yannis Voisard, dal quale ci si aspettava qualcosa in più.

La frazione finale, conclusasi con una volata di gruppo sul traguardo di Vernier, per lo meno nelle prime venti posizioni. Carlos Rodriguez conquista così la corsa con 7″ di vantaggio su Aleksandr Vlasov e 9″ su Florian Lipowitz, al suo primo piazzamento importante in una corsa del calendario WorldTour.

Classifica Big Giro di Romandia 2024

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