Intermarché-Circus-Wanty, l’UCI valuta azioni disciplinari contro Mihkels e Thijssen per il gesto razzista postato sui social

Anche l’Unione Ciclistica Internazionale interviene sul caso di razzismo che vede coinvolti Madis Mihkels e Gerben Thijssen. I due corridori della Intermarché-Circus-Wanty, in Cina per partecipare al Tour of Guangxi, sono finiti nella bufera dopo che il belga, sul proprio profilo Instagram, ha pubblicato un video nel quale il giovane compagno di squadra simulava di avere gli occhi a mandorla, un gesto considerato offensivo per la popolazione locale. Già colpiti da un provvedimento disciplinare della loro squadra, che gli ha esclusi dalla corsa, i due ora rischiano anche una sanzione anche da parte del massimo organismo mondiale del ciclismo, che, nonostante entrambi si siano comunque già scusati per il loro comportamento, ha deciso di deferirli alla Commissione Disciplinare.

L’Unione Ciclistica Internazionale condanna fermamente il comportamento dei corridori Madis Mihkels e Gerben Thijssen per la pubblicazione sull’account Instagram di Gerben Thijssen di un video contenente due foto di Madis Mikhels che compie un gesto razzista e discriminatorio”, recita il comunicato emesso dall’UCI.

L’UCI elogia la rapida reazione della squadra dei due corridori, l’Intermarché-Circus-Wanty, che ha deciso di ritirarli dal Gree – Tour del Guangxi e di valutare azioni disciplinari che potrebbe intraprendere a seguito dell’incidente. Anche l’organizzatore dell’evento è intervenuto tempestivamente organizzando un incontro con gli interessati e le autorità locali, durante il quale i corridori hanno espresso le loro scuse”.

L’UCI ha deciso di deferire il caso alla Commissione Disciplinare dell’UCI per una possibile violazione dell’articolo 12.4.004 dei Regolamenti UCI, che prevede che chiunque, con le parole o con i fatti, discrimini o denigri una persona o un gruppo di persone in un modo che viola la dignità umana, per motivi quali la razza o l’origine etnica, sarà sottoposto a un provvedimento disciplinare”.

“L’UCI condanna inequivocabilmente ogni forma di comportamento razzista e discriminatorio e si impegna, attraverso la Costituzione dell’UCI, i Regolamenti dell’UCI e i suoi programmi, a garantire l’integrità, la diversità, l’inclusione e l’uguaglianza nel ciclismo”.

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