Soudal-QuickStep, Remco Evenepoel contro l’UCI dopo il divieto di utilizzo del casco Specialized: “È ridicolo, due anni fa l’hanno autorizzato e ora lo vietano”

Remco Evenepoel se la prende con l’Unione Ciclistica Internazionale per la questione caschi. Qualche giorno fa, il massimo organismo mondiale del ciclismo era intervenuto con un comunicato sui nuovi caschi da cronometro utilizzati da alcune squadre nelle recenti prove contro il tempo, ribadendo soprattutto che la funzione primaria di tale elemento non risiede nella ricerca della miglior prestazione aerodinamica, ma nel garantire la sicurezza dei corridori. Nello stesso comunicato, però, l’UCI aveva anche vietato l’utilizzo del casco Specialized TT5, utilizzato nelle ultime due stagioni nelle crono da Bora-hansgrohe e Soudal-QuickStep e caratterizzato da una sorta di passamontagna che dovrebbe migliorare l’aerodinamica; un elemento, questo, ritenuto “non essenziale” dall’UCI.

Direttamente colpito da questo divieto, che entrerà in vigore il mese prossimo, Evenepoel si è quindi scagliato senza mezzi termini contro il massimo organismo del ciclismo: “È ridicolo – ha dichiarato il belga a Sporza – Due anni fa hanno autorizzato il nostro casco e ora lo stanno vietando. Ho la sensazione che vogliano giocare con le nostre palle. Non è molto carino quello che stanno facendo. Ci sono altre squadre che stanno quasi correndo in gruppo con il casco da cronometro. Penso alla EF Education-EasyPost. Stanno trascinando il ciclismo nel ridicolo e stanno costringendo tutti i corridori a rivoltarsi contro l’UCI“.

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