Giro d’Italia 2024, la Ineos Grenadiers vuole rendere la vita difficile a Tadej Pogačar: “È un fenomeno, ma si può battere”

La Ineos Grenadiers è stata la prima, e per ora unica, squadra a diramare la formazione ufficiale per il Giro d’Italia 2024. La squadra britannica farà conto su Filippo Ganna, oltre che su Ben Swifit e Connor Swift, corridori che possono svolgere vari tipi di ruoli nell’arco di una corsa di tre settimane. Ci saranno poi il norvegese Tobias Foss, lo statunitense Magnus Sheffield, il neerlandese Thymen Arensman e il gallese Geraint Thomas, che, a dispetto dell’età, proverà una volta di più ad andare a caccia di un posto sul podio finale, dimenticando magari l’amaro epilogo del 2023. 

Sulla strada di Thomas e dei suoi compagni, c’è però nientemeno che Tadej Pogačar, che correrà il primo Giro d’Italia della sua carriera con l’obiettivo di firmare il primo pezzo di quella che lui spera possa diventare una doppietta, con il successivo Tour de France. In casa Ineos, comunque, non vogliono partire sconfitti: “Non si può nascondere il fatto che Pogačar sia il grande favorito – le parole del direttore sportivo Steve Cummings raccolte da GCN –  ma noi daremo il massimo e vedremo cosa questo ci porterà. Thomas ha esperienza e la capacità di fare risultati, il più delle volte porta a casa qualcosa. Ma la sfida allo sloveno non riguarderà solo Geraint, ma tutta la squadra e il modo in cui correremo”.

Cummings aggiunge: “Non abbiamo la responsabilità di controllare la gara e questo significa che potremo andare a caccia di tappe. Ciò è un vantaggio, perché ci aiuterà a tenere sotto pressione la UAE Team Emirates. Ricordiamoci quel che seppe fara Ganna nel 2021, quando poi il Giro lo vinse Egan Bernal, facendo la differenza sullo sterrato. Puoi essere perfetto per venti giorni e avere una sola brutta giornata, ma perdere tutto in quel momento. Lo abbiamo visto tante volte al Giro, anche se fai attenzione a tutti i dettagli e alla pianificazione”.

Il direttore sportivo della Ineos torna a parlare di Thomas e della sfida a Pogačar: “Geraint è nel ciclismo da abbastanza tempo per sapere che tutto è possibile. Chiaro, bisogna essere realisti: Tadej è un fenomeno, ma è comunque battibile, e stiamo parlando di una gara lunga. Noi puntiamo a vedere i nostri corridori fuori dai guai e ad essere aggressivi. Vogliamo correre al massimo, sarà molto divertente”.

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