La Vuelta Femenina 2024, Longo Borghini e Realini leader della Lidl-Trek: “C’è un’ottima intesa tra noi e puntiamo a vincere”

La Lidl-Trek si appresta ad affrontare La Vuelta Femenina 2024 con grandi ambizioni. La formazione statunitense punterà a vincere il primo Grande Giro della stagione, che prenderà il via domenica 28 aprile per concludersi domenica 5 maggio, potendo contare sulla coppia formata da Elisa Longo Borghini e Gaia Realini. Le due azzurre partono entrambe con l’obiettivo di dare il massimo, con la campionessa italiana reduce da un’ottima primavera delle classiche, culminata col successo al Giro delle Fiandre, mentre la giovane abruzzese vorrà confermare quanto di buono fatto lo scorso anno, quando conquistò il terzo gradino del podio alle spalle di Annemiek Van Vleuten e Demi Vollering.

“Abbiamo il potenziale e la voglia di correre una grande Vuelta come squadra. Credo che in questi mesi abbiamo dimostrato di essere tornate al massimo delle nostre potenzialità – le parole di Elisa Longo Borghini – La nostra comprensione e il nostro spirito di squadra sono stati la chiave per ottenere un grande successo. Questo sarà anche il nostro approccio alla Vuelta. Puntiamo a vincere e faremo tutto il possibile per riuscirci. Gaia ed io rappresentiamo una coppia complementare in termini di caratteristiche. C’è un’ottima intesa tra noi e intendiamo rafforzarla”.

La campionessa tricolore arriva al primo GT stagionale reduce da un’ottima primavera: “La stagione delle classiche mi ha dato molta forza e fiducia. Grazie ai grandi risultati e alle grandi prestazioni sono molto soddisfatta. La condizione c’è e la mentalità è positiva. Le gare di un giorno sono prove in cui a volte puoi dare il massimo, dove concentri gli sforzi in poche ore. I Grandi Giri sono diversi e l’approccio mentale deve essere di conseguenza. Quindi avere due buone opzioni con cui giocare è sicuramente un grande valore aggiunto per la squadra”. Una Vuelta che quest’anno aggiungerà una tappa in più rispetto allo scorso anno e, come da tradizione, si presenta molto esigente: “Il percorso della Vuelta è incentrato sulla tenacia. Penso che ogni tappa sia più dura di quello che potrebbe dire il profilo che vediamo sulla carta. Il vento poi può rappresentare una grande incognita, come nella tappa di Saragozza. La cronometro a squadre iniziale è senza dubbio per noi il modo migliore per iniziare”, ha concluso.

Gaia Realini, invece, parte con l’intenzione di rivivere le splendide emozioni dello scorso anno: “Affronto il primo Grande Giro della stagione con grinta e motivazione. La Vuelta 2023 è stata, soprattutto per me, ma credo anche per il grande pubblico, una bellissima sorpresa. La vittoria emozionante con Van Vleuten, il podio finale… è stata un’esperienza bellissima, intensa e inaspettata. È stata come una rivelazione, è stata la prima volta che ho realizzato che i Grandi Giri potevano diventare un obiettivo concreto per il mio futuro”. 

Quest’anno ci sarà un’aspettativa diversa. Avrò più occhi puntati su di me, le possibilità di sorprendere saranno poche, ma di certo non mi farò scoraggiare né intimidire  – ha continuato – La affronto con la consapevolezza che inizia la stagione delle grandi salite, delle sfide in montagna tra scalatrici. Il mio terreno sta arrivando. Sono fiduciosa di poter dire la mia. Come squadra abbiamo molteplici obiettivi, dalle tappe alla classifica generale. Voglio fare la mia parte. La grande speranza è che il tempo sia almeno un po’ più bello che in Belgio”. 

“Il mio approccio è stato diverso rispetto allo scorso anno. È stato bello, perché se guardo oltre i risultati, le prestazioni sono state sempre solide, come nelle tappe regina dell’UAE Tour, Volta Valenciana e Vuelta Extremadura. Ogni volta che la strada saliva, ero davanti. Il freddo e il maltempo hanno influito sulla mia prestazione nelle classiche, ma questo fa parte del gioco”.

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