Giro d’Italia 2024, Tim Merlier pronto per le grandi sfide fra velocisti: “Punto a una vittoria di tappa, per la Maglia Ciclamino vediamo strada facendo”

Tim Merlier è pronto per la seconda partecipazione della carriera al Giro d’Italia. Il belga sarà uno dei riferimenti strategici della Soudal-QuickStep e farà parte di un campo partenti, che, in quanto a velocisti, alla Corsa Rosa del 2024 sarà davvero di primissimo ordine. Merlier dovrà infatti vedersela con Jonathan Milan, Caleb Ewan, Olav Kooij, Fernando Gaviria, Fabio Jakobsen, Alberto Dainese, Sam Welsford e Phil Bauhaus, oltre a tanti altri corridori che proveranno a sfruttare i finali più veloci per andare a prendersi un successo di prestigio. Il belga vede comunque l’abbondanza di specialisti del settore come una cosa positiva.

“È una buona cosa – le parole di Merlier raccolte da Het Nieuwsblad – Più velocisti ci sono e più squadre lavorano per portare la corsa alla volata. Inoltre, si capisce anche più in fretta quando e come fare gruppetto nelle tappe di montagna. Il mio obiettivo è vincere una tappa.  Poi penserò alla tappa successiva e, strada facendo, la Maglia Ciclamino potrebbe diventare un obiettivo. Ma mi concentrerò sulle singole volate”.

Merlier ricorda la sua prima partecipazione al Giro d’Italia. Era il 2021, quando vinse la prima volata e poi si ritirò in pratica a metà percorso: “Il ritiro fu una decisione della squadra (all’epoca correva per la Alpecin-Fenix – ndr). Il giorno prima del riposo avevo perso il primo posto della classifica a punti a favore di Peter Sagan e in squadra si pensava che sarebbe stato difficile andare a riprendersi la Maglia Ciclamino. Così, mi ritirai pensando al Tour de France, ma la decisione non fu ideale, dato che poi mi presentai alla corsa francese un po’ troppo pesante”.

Tornando al presente, prospettive per il Giro: “Potrebbero esserci almeno sei arrivi in volata, di più rispetto al 2021. Ma bisognerà tenere duro in diverse occasioni, ci sono almeno un paio di tappe in cui ci sono strappi difficili nell’ultima parte. Per me non dovrebbe essere un problema, ma è chiaro che non si arriverà alla volata facilmente. Con profili di quel tipo, la possibilità che lo sprint salti è da tenere in considerazione“.

La Soudal-QuickStep non ha ancora definito la sua formazione, ma a Merlier non dovrebbero far difetto i corridori di supporto. Oltre a Julian Alaphilippe, che potrebbe avere carta bianca nei finali, ci saranno Bert Van Lerberghe, Josef Černý e Luke Lamperti: “Nel 2021 con me avevo solo Alexander Krieger. Černý è uno che può anche comporre il treno per le volate e, come compagno di squadra, è un grandissimo. Se mi capita qualche problema, so che lui sarà il primo ad aiutarmi. È una splendida persona”.

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