Favoriti Tour Down Under 2020: Impey cerca il tris, Porte è l’uomo da battere

Ormai è tutto pronto per il Tour Down Under 2020. La prima competizione World Tour dell’anno, che si svolgerà dal 21 al 26 gennaio, vedrà al via diversi corridori di prima fascia, intenti a preparare nel migliore dei modi i principali obiettivi stagionali. Il percorso ufficiale, che non presenta cronometro ma ha aggiunto un arrivo in salita (su un intenso strappo al 9% con punte al 20%), strizza l’occhio a scalatori e corridori da classiche collinari, ma anche quest’anno i secondi di abbuono potrebbero giocare un ruolo decisivo. In ogni caso la corsa australiana può contare su una startlist di altissimo livello, con tutte le squadre World Tour al via.

HASHTAG UFFICIALE: #TourDownUnder

Albo d’oro recente Tour Down Under

2019 IMPEY Daryl
2018 IMPEY Daryl
2017 PORTE Richie
2016 GERRANS Simon
2015 DENNIS Rohan
2014 GERRANS Simon
2013 SLAGTER Tom-Jelte
2012 GERRANS Simon
2011 MEYER Cameron
2010 GREIPEL André

Favoriti Tour Down Under 2020

Finché l’arrivo in salita più importante rimarrà Willunga Hill, il favorito d’obbligo resterà Richie Porte. Il tasmaniano ha conquistato il successo sulla salita quest’anno posta come arrivo assoluto della corsa negli ultimi sei anni, senza mai essere battuto. In un percorso più duro, con una terza tappa che presenta un arrivo impegnativo e quindi potenzialmente può far perdere secondi preziosi a chi ne rosicchia con gli abbuoni, il capitano della Trek-Segafredo sembra l’uomo da battere. Naturalmente è impossibile dimenticare che Daryl Impey arriva con le insegne di bi-campione in carica, essendosi imposto nel 2018 e nel 2019. Il sudafricano tuttavia potrebbe pagare una presenza più massiccia di velocisti di prima fascia rispetto alle altre stagioni e di arrivi più impegnativi, che potrebbero fargli perdere quei secondi su cui si gioca la vittoria finale. Non è australiano ma vuole ben figurare al debutto stagionale George Bennett, ormai cliente fisso di questa corsa. Il neozelandese vuole dimostrare di meritare spazio personale in un team che può contare su tre capitani di altissimi livelli, ed è chiamato a iniziare nel migliore dei modi per mettere in difficoltà i direttori sportivi nelle loro scelte.

Se i primi due hanno già dimostrato di essere assolutamente a loro agio con la competizione australiana, Romain Bardet è al debutto assoluto. Il francese, alla ricerca di nuovi stimoli, è dotato di un ottimo spunto e potrebbe arrivare già in buona condizione, avendo finito la scorsa stagione a luglio per scelta personale. In una corsa a tappe senza cronometro il suo nome è d’obbligo tra i favoriti. Tra i migliori scalatori, Simon Yates avrebbe sulla carta le qualità giuste per ottenere un risultato importante. Il britannico tuttavia potrebbe arrivare in una forma non proprio ottimale e dedicarsi soprattutto a Impey, ma la possibilità di avere due punte in casa Mitchelton-Scott lo può favorire parecchio in determinate situazioni. Ha già vinto questa corsa in passato Luis Leon Sanchez, quarto in classifica generale l’anno scorso e sicuramente capitano di un’Astana pronta a lottare per risultati importanti. Gli arrivi esplosivi lo esaltano, e lo spagnolo può fare davvero bene. Discorso simile per Diego Ulissi, che troverà sugli strappi australiani pane per i suoi denti. Il toscano, supportato da una buona Uae Team Emirates, ha più volte dimostrato di essere a proprio agio in competizioni con questo format, e di sicuro è da annoverare tra i potenziali protagonisti.

Sono alte anche le aspettative nei confronti della coppia del Team Ineos composta da Rohan Dennis e Pavel Sivakov. Il campione del mondo a cronometro debutta nel suo nuovo team e può soffrire l’assenza di corse contro il tempo, ma in casa e su salite brevi può sicuramente dire la sua, in una corsa che ha già saputo vincere nel 2015. Il russo preferirebbe forse asperità più impegnative, ma ha già dimostrato di sapersi difendere anche su questi percorsi. Attenzione anche a Ben Hermans, leader di una Israel Start-Up Nation che vuole debuttare alla grande nel suo nuovo ruolo di formazione World Tour. Sono poi tanti i corridori che vorranno provare a mettersi in mostra al Down Under, consapevoli che nel prosieguo della stagione saranno spesso relegati a ruoli di gregariato: tra questi vanno ricordati atleti del calibro di Eduard Prades e Rafael Valls (alla sua nuova avventura in Bahrain-McLaren) possono cercare il colpo a sorpresa. La motivazione della corsa in casa può spingere a risultati importanti Nathan Haas e Jay McCarthy, in passato piazzati e potenzialmente in lizza almeno per un piazzamento in top five.

Da non sottovalutare infine il ruolo di alcuni corridori che partono con il ruolo di seconde linee, almeno sulla carta, ma possono stupire e ritagliarsi spazio personale alle giuste condizioni. Tra di loro vanno ricordati Antwan Tolhoek e Lluis Mas, oltre a Kenny Elissonde e Andrea Vendrame, realisticamente chiusi da Porte e Bardet nelle gerarchie dei loro team. Tra gli italiani può avere le sue chance anche Mattia Cattaneo, in una Deceuninck-Quick-Step priva di grandi nomi per la generale, eccezion fatta forse per l’outsider Dries Devenyns. Tra le possibili sorprese, meritano almeno una citazione i due del Team Sunweb Jai Hindley e Robert Power, Simon Geschke in una CCC che ha perso il suo leader designato, lo svizzero Kilian Frankiny e l’austriaco Hermann Pernsteiner.

Borsino Favoriti Tour Down Under 2020

***** Richie Porte
**** Daryl Impey, George Bennett
*** Rohan Dennis, Simon Yates, Diego Ulissi
** Romain Bardet, Pavel Sivakov, Luis Leon Sanchez, Ben Hermans
* Eduard Prades, Omar Fraile, Nathan Haas, Jay McCarthy, Rafael Valls

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