Tour Down Under 2020, Richie Porte battuto ma soddisfatto: “Non abbiamo vinto la battaglia ma abbiamo vinto la guerra”

Richie Porte ha vinto il Tour Down Under 2020. Si tratta del secondo successo in carriera, dopo quello del 2017, e del sesto podio consecutivo per il 34enne scalatore tasmaniano della Trek-Segafredo che si era piazzato secondo nelle edizioni 2015, 2016, 2018 e 2019. Porte è stato il migliore degli uomini di classifica sulla ormai celebre salita di Willunga Hill, ma non gli è bastato per aggiudcarsi anche per la settima volta consecutiva questo arrivo, dato che ha avuto la meglio il fuggitivo Matthew Holmes. Nonostante sia da sempre un appuntamento fortunato per lui, spera che sia comunque di buon auspicio per una stagione che culminerà con l’ennesimo assalto al Tour de France.

Vincere di nuovo questa corsa è una sensazione fantastica – ha spiegato dopo la premiazione – È stata una giornata difficile per la squadra, ci sono stati momenti in cui pensavo che forse la generale fosse andata perché c’era una fuga numerosa davanti. Ma merito ai compagni che, quasi da soli, hanno rimesso tutto a posto”.

“Sai che la gente è pronta a scegliere Mads Pedersen perché è il Campione del Mondo che mi aiuta, ma ognuno dei miei compagni di squadra è stato incredibile, hanno fatto tutti la propria parte oggi” ha aggiunto, ripercorrendo poi così le battute finali: “Quando Yates si è messo alla mia ruota, è iniziata la battaglia mentale perché lui è un corridore fantastico. Ho dovuto togliermi anche lui di ruota. Ha la giovinezza dalla sua parte – io sono un po’ in su con gli anni – ma dovevo solo fare la mia gara. Ero al limite, probabilmente è stato uno dei tempi più veloci di scalata qui“.

Alla fine è mancato il successo di tappa, ma va bene anche così: “Sarebbe stato bello essere il Re di Willunga per la settima volta, ma penso che prenderò la maglia ocra ogni giorno. Alla fine, non abbiamo vinto la battaglia ma abbiamo vinto la guerra. E merito alla Mitchelton, ha fatto una gara fantastica tutta la settimana, l’ha resa difficile e penso che sia stato un finale emozionante”.

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