Calendario, UCI annnuncia blocco sino al 1° giugno: si fa strada l’idea di allungare la stagione a novembre

La riunione a distanza fra tutte le componenti del ciclismo mondiale, prevista per oggi – mercoledì 1 aprile –  ha dato il primo frutto. L’Unione Ciclistica Internazionale ha infatti deciso di prolungare il blocco di tutte le attività agonistiche in calendario fino al primo giorno di giugno, blocco la cui prima scadenza era fissata per la fine del mese di aprile. Il provvedimento è il frutto del confronto con il massimo organo dirigenziale mondiale ha avuto con gli organizzatori delle corse, con le squadre e con i rappresentanti dei corridori. Così, come ormai era ampiamente prevedibile, il periodo senza ciclismo si allungherà di un altro mese, con l’ultima gara che risale ormai a più di due settimane fa (la penultima tappa della Parigi-Nizza 2020).

Nello stesso contesto – come anticipa la Gazzetta dello Sport –  i vari protagonisti della scena avrebbero optato per la prosecuzione dell’attività agonistica anche durante il mese di novembre, cosa che potrebbe consentire il recupero di diverse corse, già saltate o in programma nel periodo “bianco” da qui fino a fine maggio. Ovviamente, tutto dipenderà da quanto e come l’emergenza sanitaria in corso sarà stata contenuta e, nel migliore dei casi, assorbita. Nel momento in cui sarà possibile riformulare il calendario, la priorità sarà comunque data ai Grandi Giri e alle Classiche Monumento. “Confermando il principio di poter allungare la stagione maschile e femminile su strada annunciato il 18 marzo, l’UCI – si legge nel comunicato in cui conferma che in totale sono 450 le corse ed eventi che hanno chiesto la cancellazione quest’anno – non esclude la possibilità di allungare ulteriormente la chiusura della stagione a seconda di quando sarà la data di ritorno alle corse”.

La prima conseguenza maggiore di questa decisione, già anticipata sostanzialmente da quanto espresso da Renato Di Rocco già ieri, è il rinvio del Giro del Delfinato, il cui primo giorno di corsa era fissato per il 31 maggio. Salvo, invece, il Giro di Svizzera, il cui inizio è previsto per il 7 giugno, che potrebbe così rappresentare potenzialmente la corsa del rientro verso quello che si spera essere la ripartenza completa per i primi di luglio, con il Tour de France che bisognerà ancora comprendere se si potrà correre, eventualmente a porte chiuse, nelle date previste. Per questo, appuntamento al 15 maggio.

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