Nairo Quintana ha vinto l’ultima tappa della Parigi-Nizza 2020. Il colombiano si è imposto nella settima frazione, con l’arrivo in salita a Valdeblore La Colmiane, grazie a un attacco deciso nel finale, che gli ha permesso di chiudere in solitaria con un netto vantaggio sugli inseguitori. Il colombiano ha chiuso con ben 46″ di vantaggio su Tiesj Benoot (Team Sunweb), il quale ha allungato nel finale sugli altri big ma non è riuscito a balzare in testa alla generale. Il podio di giornata è completato da Thibaut Pinot (Groupama-FDJ), giunto a 56″, che ha regolato in volata Sergio Higuita (EF) e Vincenzo Nibali (Trek-Segafredo). La classifica generale è invece stata conquistata da Maximilian Schachmann (Bora-Hansgrohe), che ha difeso la maglia gialla dagli attacchi degli avversari chiudendo con il sesto posto di giornata.
Subito dopo il via attaccano Benoit Cosnefroy (Ag2r La Mondiale) e Anthony Perez (Cofidis). Il gruppo però non lascia fare, e dietro si susseguono i contrattacchi. Ci provano in successione Anthony Turgis (Total Direct Energie), Damien Touzé (Cofidis) e Aimé De Gendt (Circus-Wanty Gobert), ripresi in poco tempo. È poi il turno di Alex Kirsch (Trek-Segafredo) e Dries Van Gestel (Total Direct Energie). Dietro sembrano dare via libera e il vantaggio dei due battistrada si allarga. Poco dopo scoppia però la bagarre, con diversi uomini di classifica in azione in prima persona. È Julian Alaphilippe (Deceuninck-Quick-Step) a dare fuoco alle polveri. In rapida successione si muovono quindi Vincenzo Nibali (Trek-Segafredo), Tiesj Benoot (Team Sunweb), Thomas De Gendt e anche il leader della generale Maximilian Schachmann (Bora-Hansgrohe).
Continuano gli attacchi finché non si forma un gruppo di 17 uomini al comando: ne fanno parte Vincenzo Nibali, Nairo Quintana (Arkea-Samsic), Thibaut Pinot e Rudy Molard (Groupama-FDJ), Patrick Konrad e Maximilian Schachmann (Bora-Hansgrohe), Julian Alaphilippe (Deceuninck-Quick-Step), Benoît Cosnefroy e Aurélien Paret-Peintre (Ag2r La Mondiale), Thomas De Gendt (Lotto Soudal), Nicolas Edet e Anthony Perez (Cofidis), Michael Matthews e Tiesj Benoot (Sunweb), Sergio Higuita e Alberto Bettiol (Education First) e Fabien Doubey (Circus-Wanty Gobert). La loro azione prosegue per pochi minuti, prima che Anthony Perez, Julian Alaphilippe, Nicolas Edet, Aurélien Paret-Peintre, Alberto Bettiol e Thomas De Gendt si avvantaggino ulteriormente. Ripresi i primi inseguitori, restano solo questi 6 al comando. Il vantaggio dopo 25 km è di 45 secondi sul gruppo maglia gialla.
Dopo un attimo di indecisione, all’inseguimento dei sei battistrada si portano Rudy Molard (Groupama-FDJ), Romain Bardet (Ag2r La Mondiale), Guillaume Martin (Cofidis), Fabien Doubey (Circus-Wanty Gobert) e Quentin Pacher (B&B Hotels-Vital Concept). Questo gruppetto viene però riassorbito dopo pochi chilometri. La situazione si stabilizza dunque: i fuggitivi arrivano a 1’55” di vantaggio sul gruppo, guidato dalla Bora-hansgrohe.
Al primo GPM il vantaggio dei fuggitivi tocca i tre minuti, mentre Edet ne approfitta per certificare la propria maglia a pois. La Bora dà una prima limata al vantaggio, che però torna vicino ai 3 minuti all’inizio della seconda salita di giornata. Sulle difficoltà successive, il margine si mantiene costantemente tra i 2’30” e i 3 minuti: mentre dietro si uniscono all’inseguimento Arkea-Samsic ed Education First, davanti Bettiol smette di collaborare e Perez perde contatto dopo aver lavorato a lungo.
Sullo strappo in vista del primo traguardo volante Alpaphilippe sollecita l’andatura, ma Bettiol lo beffa nel finale con un allungo a sorpresa. Dietro intanto il leader Schachmann chiama anche Felix Grosschartner a tirare per contenere il margine, innervosendosi con il Team Sunweb per la sua scelta di rimanere passivo nell’inseguimento. Il margine comunque cala, fino a diventare 1’20” ai piedi della salita finale della corsa.
Appena inizia l’asperità, De Gendt e Alaphilippe si sbarazzano dei compagni di fuga. Il belga allunga poco dopo sul francese, involandosi verso una delle sue spettacolari azioni solitarie. Dal gruppo invece allungano prima Winner Anacona (Arkea-Samsic), la cui azione dura giusto un paio di chilometri, e poi Guillaume Martin (Cofidis), molto più deciso, che riesce a riprendere e staccare uno alla volta tutti gli inseguitori, conducendo un inseguimento solitario, mentre il gruppo, tirato dalla Trek-Segafredo, riassorbe uno alla volta gli altri fuggitivi. Ripreso Martin, appena Elissonde si sposta terminando il proprio lavoro per Nibali attacca Bardet, che guadagna qualche secondo. Il francese tuttavia viene ripreso poco dopo il traguardo volante.
La corsa esplode definitivamente a circa 4 chilometri dall’arrivo, quando Nairo Quintana (Arkea-Samsic) scatta con decisione. Nessun uomo di classifica ha la forza di risponde, e il colombiano in poco tempo riprende e stacca un De Gendt ormai allo stremo delle forze. Dietro prova a partire Sergio Higuita (EF), ma Schachmann risponde prontamente. Si forma quindi un quintetto di inseguitori, che oltre al colombiano e al tedesco comprende Vincenzo Nibali (Trek-Segafredo), Thibaut Pinot (Groupama-FDJ) e Tiesj Benoot (Team Sunweb). L’accordo tra di loro non è ideale, e il vantaggio di Quintana cresce. Dopo un paio di fiammate di Pinot e Higuita, tutte rintuzzate senza problemi, Benoot parte con decisione a circa un chilometro e mezzo dall’arrivo. Quintana, ormai irraggiungibile, vola verso il successo finale e completa il suo capolavoro, mentre il belga chiude a 46″. Dietro Schachmann riesce a gestire, chiudendo a poco meno di un minuto dal vincitore e difendendo la maglia gialla. Nibali chiude quinto, battuto in volata da Pinot e Higuita, e termina la corsa con il quarto posto nella generale, alle spalle anche del colombiano.