Visma|Lease a Bike, Attila Valter smentisce le voci di bullismo subito da Cian Uijtdebroeks alla Bora: “Non sa da dove provengano”

Attila Valter esclude che Cian Uijtdebroeks abbia subito bullismo alla Bora-hansgrohe. Le ultime settimane del 2023 hanno portato al trasferimento del corridore belga dalla formazione tedesca al Team Visma | Lease a Bike. Secondo alcune versioni circolate nelle scorse settimane, a convincere il 2003 a cambiare team, rompendo anticipatamente il contratto per giusta causa, sarebbero stati dei comportamenti di bullismo che avrebbe subito dai suoi compagni di squadra, in particolare durante l’ultima Vuelta a España. Secondo il corridore ungherese, nuovo compagno di squadra del 20enne nella formazione neerlandese, queste voci sarebbero tuttavia inventate, tanto che nemmeno il diretto interessato sa da dove provengano.

Intervistato da Eurosport ha parlato della situazione che ha coinvolto il suo collega, andando così ad aggiungere un nuovo tassello su quanto emerso dal momento del suo trasferimento, rivelando per la prima volta il pensiero e la posizione del giovane talento: “Cian ci ha detto che semplicemente non si trovava molto bene alla Bora-hansgrohe. Non ha idea da dove provengano le voci sul bullismo e sul gruppo WhatsApp. Ha detto che queste cose non erano rilevanti. Non capiva da dove i giornalisti avessero preso le informazioni”.

Le voci che erano state iniziate dal quotidiano AD, rilanciate successivamente anche dal noto giornalista neerlandese Thijs Zonneveld nel podcast In Het Wiel, durante il quale aveva spiegato che “diverse fonti dicono che Uijtdebroeks era una sorta di emarginato alla BORA”. Il corridore fiammingo sarebbe dunque “stato trattato come una specie di nerd dai compagni, ma anche dai leader del team. Questo perché era molto fanatico su certe cose. Faceva attenzione alla dieta, non pensava che la sua bici da cronometro fosse abbastanza aerodinamica, non pensava che il suo abbigliamento fosse abbastanza buono, quindi ha comprato in prima persona dei calzini diversi”.

Indiscrezioni che successivamente avevano portato anche all’intervento del direttore sportivo della formazione tedesca, Bernhard Eisel, che aveva categoricamente smentito tutte le voci sulla Vuelta che si erano susseguite nei confronti del suo ex corridore: “Posso negarlo con certezza al 100%. Sicuramente non è andata così”. La squadra aveva comunque deciso di aprire una indagine interna, che nei giorni scorsi un altro direttore sportivo del team, Rolf Aldag, ha rivelato non aver portato ad alcun riscontro.

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