Bora-hansgrohe, chiuso il caso-Uijtdebroeks: “Nessun episodio di bullismo nei suoi confronti, rimane una brutta pagina per la squadra e per il ciclismo”

Il caso legato al passaggio di Cian Uijdebroeks dalla Bora-hansgrohe alla Visma | Lease a Bike, prima della naturale scadenza del contratto del corridore, ha animato di parecchio il panorama di CicloMercato delle ultime settimane. Nei confronti della squadra neerlandese, che giusto qualche settimana prima aveva visto Primož Roglič percorrere la stessa strada, ma in direzione opposta, si sono levate diverse critiche. Nel contempo, alcune voci hanno riferito di un Uijtdebroeks che si trovava male all’interno della Bora-hansgrohe, tanto da riferire di essersi sentito vittima di azioni di bullismo, da parte dei compagni di squadra.

In seguito a quanto filtrato, la squadra tedesca, che sta per entrare nella galassia Red Bull, ha condotto un’indagine interna, per verificare se qualcosa fosse effettivamente accaduto nei confronti di Uijtdebroeks. “Ma non abbiamo trovato niente, nessun riscontro – le parole del direttore sportivo Rolf Aldag, raccolte da Het Laatste Nieuws – Chiaramente, sono cose che non vuoi che vengano accostate al nome della tua squadra. Abbiamo fatto domande, abbiamo interpellato tutti i nostri corridori, ma non è emerso nulla”.

Aldag, comunque, non precisa: “Di certo, questo non cambia nulla, eventualmente, sulle emozioni che ha provato Cian. Sto solo dicendo che non abbiamo trovato alcun riscontro sul fatto che lui venisse escluso o bullizzato dai compagni. C’è però una cosa su non posso interrogarmi: se tutto questo succedeva durante la Vuelta a España, perché non l’ha detto subito?”.

L’ex corridore tedesco, insieme alla squadra nella sua interezza, guarda comunque avanti: “Di sicuro è stata una brutta pagina, per la squadra e per lo sport – le parole di Aldag – Ora però la vicenda è risolta e vogliamo lasciarcela alle spalle. Ma sottolineo che da noi prendiamo questa materia molto seriamente”.

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