Presentazione Squadre 2024: EF Education – EasyPost

La EF Education – EasyPost si presenta al 2024 molto ringiovanita, ma non indebolita. I numerosi cambiamenti in squadra hanno infatti portato soprattutto ad abbassare l’età media dell’organico, senza tuttavia privarlo dei suoi uomini più rappresentativi, se non per la partenza di Magnus Cort, che era elemento tra i più brillanti e distintivi della formazione statunitense. La squadra ha infatti confermato gran parte dei suoi capitani, con la possibilità di dunque di ritrovare un alto livello dalle Classiche del Nord alle grandi montagne, senza dimenticare le Ardenne dove ci sono elementi che possono ambire a traguardi importanti.

Gli uomini più attesi

Reduce da un anno difficile sin dall’inizio e decisamente sfortunato, Richard Carapaz non ha potuto ambire ai grandi traguardi che sognava cercando di ripetere gli exploit che gli hanno consentito di vincere il Giro d’Italia 2019 e salire sul podio anche degli altri GT. Scalatore di razza, corridore di grande tenacia e resistenza ci proverà quest’anno, guidando una squadra che nei grandi giri sta faticando ad emergere ma nella quale trovano comunque posto altri tre corridori di esperienza che possono offrire un contributo importante all’ecuadoriano.

Elementi come Hugh Carthy, Esteban Chaves e Rigoberto Uran sembrano ormai non poter più ambire a risultati importanti in classifica in prima persona, ma possono scortare il proprio capitano nei momenti chiave, cercando eventualmente di giocarsi le proprie carte in alcune singole frazioni, oppure eventualmente per una posizione di medio-alta classifica, sempre importante in termini di punti per una squadra che naviga sempre al limite. Ad unirsi a questo gruppetto di buoni gregari, cacciatori di tappe ed eventualmente a caccia di quel qualcosa in più che ne può conseguire anche Jefferson Cepeda, che nel 2023 ha mostrato spesso le sue qualità, anche ad alti livelli, un Simon Carr che continua ad offrire alcune prestazioni importanti in un percorso di crescita che non sembra ancora completamente finito, e il nuovo arrivato Rui Costa, reduce da una ottima stagione come non ne faceva da tempo e che potrebbe ritagliarsi altre occasioni importanti in una squadra che offre questi spazi.

Rivelazione dello scorso anno è invece Ben Healy, che ha mostrato grandi doti nelle classiche di un giorno, ritrovandosi protagonista inaspettato nelle Ardenne con lo splendido secondo posto alla Amstel Gold Race e il quarto alla Liegi-Bastogne-Liegi, ma che potrebbe anche provare a cercare qualche risultato nelle corse a tappe, dove comunque ha già mostrato di poter essere uno splendido cacciatore di tappe. Per il classe 2000 irlandese questo sarà un anno molto importante, visto che le aspettative si sono alzate con la pressione che ne consegue.

Il 2023 è stato un anno molto positivo anche per Neilson Powless, che ha trovato una nuova dimensione mostrandosi un corridore tra i più completi in gruppo, capace di fare risultato praticamente in ogni scenario, dal pavé alle montagne, passando per Ardenne e varie classiche di un giorno. Grintoso e sempre pronto ad attaccare, è un corridore che ha anche già concluso vicino alla Top10 del Tour de France, quindi dovrà essere bravo a capire la sua strada e come gestirsi, ma può essere una delle armi migliori della formazione statunitense.

La completezza è una caratteristica che piace al team manager Jonathan Vaughters, che non a caso ha fra i suoi corridori anche due uomini come Mikkel Frolich Honoré e Alberto Bettiol, che si propongono come altre due pedine molto importanti soprattutto per le classiche del Nord, ma che hanno dimostrato di poter essere anche utili in scenari molto diversi, persino in alta montagna, anche se qui più un supporto ai compagni che come finalizzatori. Il danese era arrivato con grandi speranze lo scorso anno e cercherà il riscatto quest’anno, mentre all’italiano è nuovamente mancato quel qualcosa che potesse permettergli nuovamente di ottenere un risultato pesante com il successo al Giro delle Fiandre, che sembra avere ancora nelle gambe, anche se ovviamente contro i big di oggi si fa sempre più difficile.

Nelle classiche, di primavera ma non solo, ci si attende anche di rivedere Michael Valgren, che dopo il terribile incidente nel 2022 lo scorso anno ha vissuto un anno nella formazione development per poter ripartire senza pressioni e senza affaticare un corpo che aveva bisogno di altri ritmi. L’esperimento è sembrato funzionare bene e nel finale di stagione ha ritrovato un buon livello, che gli permette di ripartire ora con ritrovate ambizioni nelle corse dei grandi.

A completare il novero dei corridori che possono ottenere risultati importanti ci sono due uomini dai profili ben diversi fra loro, così come della maggior parte dei corridori citati sinora: Marijn van den Berg e Stefan Bissegger. Il primo è soprattuto un uomo veloce, anche se resistente, e sarà uno dei pochi riferimenti della squadra nelle volate, potendo così avere spesso occasioni buone per provare a lasciare il segno. Vincitore di tappa lo scorso anno al Giro di Polonia, terzo in una frazione della Vuelta a España, sta salendo di livello e a 25 anni da compiere potrebbe essere il momento per mettere a segno un risultato pesante dopo aver ottenuto lo scorso anno tre belle vittorie, le prime della sua carriera professionistica. Lo svizzero, cronoman tra i più possenti in gruppo, ha invece dal canto suo già ottenuto un successo di peso, agli europei 2022, oltre che vincendo frazioni in numerose corse a tappe WorldTour, sfruttando anche un discreto spunto veloce, buono per i gruppi ristretti. Nel 2023 non è tuttavia riuscito a confermarsi per un salto di qualità che cercherà quest’anno. 

Qualche spazio importante potranno guadagnarselo anche Jonas Rutsch e James Shaw, due corridori che, su percorsi diversi, non hanno paura di attaccare. Il tedesco potrà essere una carta importante sul pavé e in generale nelle Classiche del Nord, mentre il britannico sa essere atleta molto efficace in salita, magari in contesti dove la concorrenza non è di livello eccelso. Al servizio dei compagni saranno invece Andrey Amador, Stefan de Bod, Owain Doull e il nuovo arrivato Harrison Sweeny, che sono comunque corridori che non disdegnano di mettersi in proprio, quando la situazione glielo consente.

Le giovani promesse

La formazione statunitense ha abbassato molto l’età media inserendo nell’organico ben sette neoprofessionisti, che ne fanno la terza squadra WorldTour più giovane nel 2024. Tra questi giovani nuovi arrivi spicca sicuramente il nome dell’irlandese Archie Ryan, proveniente dal team di sviluppo della Jumbo-Visma. Corridore abile in salita e nei percorsi misti, il 22enne era già riuscito a mettersi in evidenza nel 2022 conquistando la seconda tappa del Giro di Slovacchia, suo primo successo da professionista, mentre nel 2023 ha dovuto fare i conti con un infortunio al ginocchio che l’ha tenuto lontano dalle corse per buona parte dell’anno. Nonostante questo, è comunque riuscito ad andare a segno nella penultima tappa del Tour de l’Avenir e nella Coppa Città di San Daniele, chiudendo inoltre secondo Il Lombardia U23; risultati che testimoniano le sue qualità, per le quali ci si può aspettare che possa subito essere protagonista tra i pro’.

Caratteristiche simili a Ryan ha il connazionale Darren Rafferty, capace di compiere un importante salto di qualità nel corso dello scorso anno, il suo secondo (e a questo punto ultimo) tra gli Under-23. Il 20enne ha infatti vinto il Giro della Valle d’Aosta e ha chiuso al secondo posto il Giro d’Italia NextGen, ma ha anche sfiorato il podio nella cronometro di categoria ai Mondiali di Glasgow, proponendosi, visto le qualità evidenziate, come futuro protagonista delle corse a tappe, oltre che delle corse di un giorno più impegnative visti i quinti posti ottenuti alla Liegi U23 e al Giro del Belvedere.

Nelle classiche potrebbero ottenere buoni risultati anche i britannici Lukas Nerurkar, capace di imporsi in una tappa al Giro NextGen, e Jack Rootkin-Gray. Entrambi sembrano infatti a loro agio sui percorsi vallonati e impegnativi, con il secondo, vincitore dell’ultima frazione alla Corsa della Pace 2023, che ha evidenziato anche un buono spunto veloce. Sono invece tutte da scoprire le caratteristiche del figlio d’arte Markel Beloki, che a soli 18 anni approda al professionismo direttamente dalla categoria juniores. Tra i pari età, in ogni caso, il giovane talento iberico ha fatto vedere ottime cose, conquistando diverse vittorie nel calendario nazionale e il titolo spagnolo a cronometro.

Il classe 2005 dovrà ovviamente soprattutto prendere le misure con il professionismo in questa prima stagione tra i grandi, e lo stesso dovranno fare il giapponese Yuhi Todome e il neerlandese Jardi Christiaan Van Der Lee, anche se quest’ultimo si è messo già alla prova tra i pro’ partecipando con la squadra, in qualità di stagista, al Tour de Langkawi 2023, concluso al 13esimo posto. Tra gli altri giovani del team, ci si aspetta che possa fare un altro passo in avanti il tedesco Georg Steinhauser, autore di qualche buon piazzamento lo scorso anno, mentre la squadra si attende probabilmente delle conferme da parte di due corridori ancora giovani, ma già con una buona esperienza, come Sean Quinn e Andrea Piccolo, che nel 2023 hanno vissuto diversi alti e bassi. In particolare l’italiano appare un corridore già in grado di ottenere risultati in prima persona, come ha già mostrato al momento del suo arrivo nel team nell’estate 2022, e potrebbe essere già una pedina interessante in alcune circostanze.

Organico EF Education – EasyPost 2024

Contatti
EF EDUCATION – EASYPOST
Two Education Circle
02141 Cambridge
STATI UNITI
Email: procyclingteam@ef.com
Sito: www.efprocycling.com
Organico
AMADOR Andrey 29.08.1986 CRC
BETTIOL Alberto 29.10.1993 ITA
BISSEGGER Stefan 13.09.1998 SUI
CARAPAZ Richard 29.05.1993 ECU
CARR Simon 29.08.1998 GBR
CARTHY Hugh John 09.07.1994 GBR
CEPEDA Alexander Jefferson 16.06.1998 ECU
CHAVES RUBIO Jhoan Esteban 17.01.1990 COL
COSTA Rui 05.10.1986 POR
DE BOD Stefan 17.11.1996 RSA
DOULL Owain 02.05.1993 GBR
HEALY Ben 11.09.2000 IRL
HONORÉ Mikkel Frølich 21.01.1997 DEN
PICCOLO Andrea 23.03.2001 ITA
POWLESS Neilson 03.09.1996 USA
QUINN Sean 10.05.2000 USA
RUTSCH Jonas 24.01.1998 GER
SWEENY Harrison 09.07.1998 AUS
SHAW James 13.06.1996 GBR
STEINHAUSER Georg 21.10.2001 GER
URAN Rigoberto 26.01.1987 COL
VALGREN Michael 07.02.1992 DEN
VAN DEN BERG Marijn 19.07.1999 NED
Neoprofessionisti
BELOKI FERNANDEZ Markel 27.07.2005
ESP
NERURKAR Lukas 14.11.2003
GBR
RAFFERTY Darren 01.07.2003
IRL
ROOTKIN-GRAY Jack 05.11.2002
GBR
RYAN Archie 16.11.2001
IRL
TODOME Yuhi 18.06.2002
JPN
VAN DER LEE Jardi Christiaan 06.08.2001
NED
Staff
General Manager VAUGHTERS Jonathan 09.06.1973 USA
Direttore Sportivo WEGELIUS Charles 26.04.1978 GBR
Ass. Direttore Sportivo BRESCHEL Matti 31.08.1984 DEN
Ass. Direttore Sportivo GARATE CEPA Juan Manuel 24.04.1976 ESP
Ass. Direttore Sportivo KLIER Andreas 15.01.1976 GER
Ass. Direttore Sportivo SOUTHAM Tom 28.05.1981 GBR
Ass. Direttore Sportivo VAN GARDEREN Tejay 12.08.1988 USA
Ass. Direttore Sportivo VANMARCKE Ken 11.09.1982 BEL

Potenziale Ef Education - EasyPost 2024

Volate - 5.5
Colline - 8.8
Montagne - 7.5
Pavé - 6.2

7

La squadra è zeppa di giovani, se non giovanissimi, talenti, le cui capacità, ad altissimo livello sono ancora tutte da misurare. In organico però ci sono nomi già affermati, che possono pesare sia nelle classifiche generali, sia, soprattutto, nelle lotte per le vittorie parziali, fra corse di un giorno e tappe di Grandi Giri. Per le volate c'è poco a disposizione; un po' più forse sul pavé, dove non va trascurata la presenza di Alberto Bettiol, uno che sa come si vince sulle pietre.

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