UCI, David Lappartient: “Non allungheremo la stagione oltre i limiti del buon senso”

L’UCI non allungherà la stagione in maniera spropositata. Di sicuro ci sarà un prolungamento per permettere di recuperare alcune delle tante corse cancellate in questo periodo con lo stop fino al 30 aprile (che potrebbe prolungarsi) imposto dalla massima istituzione del ciclismo, ma a sentire il numero uno dell’UCI David Lappartient l’allungamento della stagione non sarà “irragionevole”. Alcune federazione hanno già deciso in autonomia (ad esempio la Francia ha dichiarato di voler proseguire fino al 29 novembre) e il rinvio dei Giochi di Tokyo garantisce all’UCI un maggiore margine di manovra in un calendario che resta comunque intasato.

Dobbiamo rimanere nei limiti del buon senso – sono le parole di Lappartient in un video pubblicato online – Dovremo cercare tutti insieme le soluzioni migliori. Molti ciclisti sono chiusi in casa. È normale che ci atteniamo alle regole e che la priorità vada alla salute. Questo ha spinto il Comitato Olimpico a rinviare i Giochi. Una decisione saggia, che supportiamo in pieno. Lavoriamo quotidianamente con il CIO per valutare le conseguenze di eventuali qualificazioni sui team e per preparare i calendari dei prossimi anni, soprattutto quello del 2021. Abbiamo un dialogo costruttivo con il CIO durante questo periodo difficile”.

Difficile sarà soprattutto ridisegnare il calendario 2020: “Attualmente è impossibile fissare una data per il ritorno alle competizioni. Parlo con squadre, organizzatori e corridori. Faremo del nostro meglio per trovare le soluzioni, senza prolungare la stagione oltre un limite ragionevole. Prima di tutto vogliamo proteggere i grandi tesori del nostro sport, ci sono i grandi giri e le Monumento. Faremo in modo da avere un calendario solido prima della fine della stagione e potremo riscoprire la passione per il ciclismo”.

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