UAE Tour 2020, Marc Madiot: “Me ne frego dell’aspetto sportivo. Oggi voglio che i miei ragazzi tornino dalle loro famiglie, sono uomini prima che sportivi”

La Groupama – FDJ chiede l’intervento delle istituzioni francesi per andar via dagli Emirati Arabi. La formazione francese, infatti, è una delle tre squadre (più la UAE che è in quarantena in volontaria), che sono rimaste ancora bloccate dopo l’annullamento dello UAE Tour. Dopo le dure parole della Cofidis, anche Marc Madiot non le ha mandate a dire dalle pagine del Parisien, chiamando in causa le istituzioni francesi e dichiarando di aver già messo in moto tutte le sue conoscenze perché la situazione possa essere risolta nel minor tempo possibile. Questo malgrado oggi la Ministra dello Sport transalpina si era espressa con fiducia riguardo la situazione delle squadre ancora bloccate

“Degli amici della Française de Jeux hanno dei contatti molto in alto e ho chiesto loro di contattare le persone giuste e avvisarle di questo problema – ha esordito – So che il ministero è al corrente. So che c’è stato un intervento e so anche che le ambasciate, francese e russa, stanno lavorando per rimpatriare i ragazzi. La cosa più dura è questo continuo avanti e indietro. Prima hanno fatto degli esami. Sono risultati negativi e si erano convinti a farli partire. Poi all’improvviso c’è stato un problema e tutto annullato. Ci hanno parlato di due casi di positività sospetta tra i russi, ma nessuno ne sa nulla (le notizie degli ultimi minuti, invece, parlano di otto casi di positività complessivi). I ragazzi sembrano forti, ma ora cominciano ad averne abbastanza”.

Madiot non ha poi voluto esprimere la sua opinione sulla motivazione che abbia spinto le autorità a far partire solo alcune squadre: “Non capisco perché, ma peserò le parole. Non voglio che una mia dichiarazione mal interpretata serva da pretesto per ritardare ancora di più il momento della partenza. Sono continuamente in contatto con i miei dodici uomini lì, per telefono o per messaggio whatsapp. Facciamo delle riunioni telefoniche. Sta cominciando a diventare pesante per loro”.

Passa in secondo piano invece l’aspetto sportivo:“Oggi me ne frego completamente. Avremo il tempo di recuperare il ritardo. Oggi quello che voglio è che i ragazzi possano tornare dalle loro famiglie. Sono degli uomini, non degli sportivi”.

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