UAE Tour 2020, aumentano i positivi: Ministero ne annuncia 8, ma sarebbero 13 in tutto, di cui 4 corridori (aggiornato)

Clamoroso dietrofront all’UAE Tour 2020. La corsa emiratina, come ormai noto a tutti, era stata fermata nella serata di giovedì dopo due presunti casi di coronavirus. Nei giorni successivi, però, questi casi non sono mai stati confermati e gran parte delle squadre sono state lasciate partire (mentre quelle rimaste negli Emirati mostrano comprensibilmente segni di insofferenza). La situazione, però, si è nuovamente rovesciata stando alla nota emanata dal ministero emiratino, e rilanciata dal giornalista Rai Stefano Rizzato, in cui vengono confermati i due positivi di giovedì sera e se ne aggiungono altri sei: un colombiano, un tedesco, due italiani e due russi.

Presumibilmente si potrebbe trattare di persone, non necessariamente corridori ovviamente, delle squadre rimaste nel paese (Cofidis, Gazprom – Rusvelo, Groupama – FDJ e UAE Team Emirates, quest’ultima per una scelta autonoma), che attualmente tuttavia non sembrano essere a conoscenza di questi risultati. Da monitorare a questo punto la situazione per comprendere se sarà decisa una quarantena solo per queste persone, oppure se si deciderà per misure ancora più restrittive ad ampio raggio (sono meno di cento i membri della carovana della corsa rimaste nel paese), visti i contatti che queste persone date ora per ufficialmente contagiate potrebbero aver avuto con i propri colleghi di disavventura.

Il Ministero ha fatto sapere che “tutti gli individui all’interno dei due hotel che non hanno avuto contatti con gli atleti e lo staff delle squadre sono comunque stati esaminati e coloro che sono risultati negativi al coronavirus sono stati autorizzati a lasciare l’hotel”. Le persone positive sono attualmente monitorate e in condizioni stabili, ricevendo le cure mediche necessarie, ma per misura cautelare è deciso che tutti coloro attualmente in quarantena (è stato deciso per tutte le squadre rimaste durerà sino al 14 marzo) saranno “esaminati nuovamente e testati per il virus per assicurare la loro stessa sicurezza”.

Prevista la disinfestazione e procedure di sterilizzazione per tutti gli edifici e veicoli coinvolti. Decisioni volte a prevenire e monitorare la situazione, con l’obiettivo chiaramente di evitare una potenziale diffusione del virus, che secondo alcune fonti si sarebbe intanto allargato anche al di fuori della carovana, diffondendosi anche ad almeno una persona esterna, un turista che avrebbe soggiornato nello stesso hotel delle squadre.

Conferma di questa indiscrezione è arrivata nella notte dalla Gazzetta dello Sport. Oltre agli otto casi annunciati dal Ministero locale, infatti, qui si parla di altri quattro positivi, per un totale dunque di dodici persone (oltre al turista, che porta dunque il totale a 13): sei italiani, quattro russi, un tedesco e un colombiano. Tra questi ci sarebbero, in attesa di conferme ufficiali il condizionale è sempre d’obbligo (ancor di più visto quanto successo in questi giorni con conferme-smentite-conferme) anche quattro corridori: due russi, un italiano e un colombiano. Se questo elenco venisse confermato sarebbe abbastanza semplice risalire ai nomi, perlomeno in un caso ci sarebbe una certezza (anche se i suoi familiari hanno già commentato di non saperne nulla e di non aver ricevuto alcuna comunicazione in merito).

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