Groupama-FDJ, Marc Madiot commenta la decisione di Thibaut Pinot: “È la fine di un’era”

In casa Groupama – FDJ ci sarà una stagione di tempo per iniziare a metabolizzare l’addio di Thibaut Pinot. Il transalpino ha, infatti, annunciato ieri la sua intenzione di lasciare il ciclismo per dedicarsi ad altro. La notizia ha suscitato ovviamente grandi reazioni tra colleghi e appassionati e sicuramente non ha lasciato indifferente Marc Madiot, general manager della squadra. Madiot, infatti, è stato tra le persone più vicine all’atleta in ogni momento della sua carriera, sia in quelli felici, che in quelli tristi: fu lui il primo ad esultare per la vittoria di tappa sul Tourmalet al Tour de France 2019, ma anche il primo a consolarlo dopo l’amaro ritiro nel corso della frazione di qualche giorno dopo.

“Non avevamo mai parlato di questa cosa direttamente, ma sentivo che si stava facendo strada nella sua mente – ha dichiarato il classe 1959 – Ad un certo punto abbiamo capito che l’idea era maturata. Abbiamo iniziato a vedere la decisione prendere forma a metà 2022. Si è concretizzata veramente solo a fine stagione, ma c’erano dei segnali: alcune parole e alcune frasi. Thibaut  me lo ha detto a fine stagione e non sono rimasto sorpreso: me lo aspettavo quasi. Inoltre era a fine contratto: i pianeti si sono allineati. Sapevo che era il momento. Conosco il ragazzo e sapevo che sarebbe successo”.

“Quando Pinot è venuto a dirmi ‘io smetto’ era una persona che aveva deciso – ha aggiunto – Puoi pensare che sia o meno il momento giusto, ma tocca a lui. So cosa vuol dire lo sport di alto livello e so cosa vuol dire quando il tuo corpo, la tua testa o entrambe le cose ti dicono che è il momento di smettere. Non possiamo combattere con questo. Il mio ruolo come general manager è anche questo”.

Secondo il suo general manager, però, il vincitore de Il Lombardia 2018 ha ancora tanto da dire in questo 2023: “Sono convinto che è pronto per un grande ritorno e sono convito che farà un’uscita trionfale. Il fatto che sia tornato a buoni livelli sicuramente lo ha aiutato a decidere […] La sensazione che ho è che il dire ‘è finita’ possa finire per liberarlo e paradossalmente aprire a certe prospettive per lui […] Sono sicuro che farà un Giro d’Italia molto bello“.

Se “alla fine dell’anno ci sarà inevitabilmente dell’emozione” e “ad ottobre verseremo sicuramente qualche lacrima”, sarà inevitabile anche provare a guardare avanti alla nuova vita del team, che comunque inevitabilmente dovrà ripartire dopo l’addio di uno degli uomini chiave di questi anni: “È la fine di un’era. Chiudiamo il cerchio e un bel capitolo della vita del team. Tuttavia non siamo morti. Il tempo passa e la vita va avanti. Possiamo guardare a tutto questo con un po’ di nostalgia e fermarci un momento. Ma non potremo fermarci di più”.

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