Groupama-FDJ, Stefan Küng torna ad allenarsi dopo la drammatica caduta degli Europei: “Quel giorno ho pure perso la fede nuziale…”

La cronometro individuale degli Europei di Drenthe 2023 non è stata la conclusione ideale della stagione di Stefan Küng. Lo svizzero partiva con ambizioni da medaglia, ma è stato protagonista tanto strana quanto brutta, sia come dinamica che come conseguenze. All’epoca, fece peraltro scalpore che all’elvetico fosse stato concesso di ripartire con il casco danneggiato e in condizioni visibilmente complicate. A distanza di un mese e mezzo dal fatto, Küng ha ripreso ad allenarsi, in vista di un 2024 che per lui avrà i momenti forti in occasione dei Giochi Olimpici di Parigi 2024 e dei Mondiali di Zurigo 2024, che si svolgeranno su strade praticamente di casa per lo svizzero, originario di Wil, cittadina a meno di 60 chilometri da Zurigo.

Lo svizzero ha parlato della caduta avvenuta agli Europei: “Credo sia stato un problema di guida – le parole dell’elvetico raccolte da SRF – Durante una cronometro io sono praticamente cieco, riesco solo a vedere solo qualche metro più avanti per via della posizione da tenere e mi devo fidare delle indicazioni che arrivano via radio dall’ammiraglia“. In quel caso Küng ha in pratica seguito la linea bianca che delimitava il margine sinistro della carreggiata, senza cambiare direzione, nonostante la strada piegasse leggermente verso destra, fino al momento in cui ha incocciato nelle barriere: “Succede tutto molto in fretta, durante una cronometro io copro 50 metri di strada in qualche secondo”.

Le conseguenze dell’incidente non sono state di poco conto: commozione cerebrale, frattura allo zigomo e alle ossa della mano, oltre alla ferita che lo ha visto sanguinare per tutto il restante periodo di gara, dato che nessuno dei tecnici che aveva al seguito in gara lo ha fermato. E c’è anche un’altra conseguenza spiacevole: “Da quel giorno non ho più la fede nuziale – racconta Küng – Nelle foto alla partenza della gara ce l’avevo ancora sul dito, ma all’ospedale di Sankt Gallen, quando mi hanno tolto il gesso dalla mano, non c’era più. Ho chiesto ai vari dottori che mi hanno curato, ma senza successo. Di certo non ricordo se me l’hanno tagliata nelle prime ore in ospedale, magari perché mi si stavano gonfiando le dita. Di quei momenti dopo la caduta mi manca memoria“.

Come detto, lo svizzero della Groupama-FDJ è tornato da poco ad allenarsi e a dicembre si sposterà in Spagna per iniziare la preparazione vera e propria. Obiettivo Olimpiadi e Mondiali, con un occhio alle Classiche di primavera.

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