Dwars Door Vlaanderen 2024, Stefan Küng soddisfatto del terzo posto: “Arrivo alle due grandi classiche con già un risultato”

Ad essere salito sul terzo gradino del podio della Dwars Door Vlaanderen 2024 c’è uno Stefan Küng in costante crescita. Lo svizzero della Groupama-FDJ, nell’edizione vinta in solitaria da un sorprendente Matteo Jorgenson (Visma | Lease a Bike), è stato battuto nella volata per il secondo posto da un pimpante Jonas Abrahamsen (Uno-X Mobility) ma vuole comunque vedere il bicchiere mezzo pieno anche in vista dei due grandi appuntamenti delle prossime settimane: Giro delle Fiandre e Parigi-Roubaix. Il passistone classe 1993, parlando ai nostri microfoni nel dopo gara, ha voluto analizzare la sua prestazione, la sua condizione fisica e quindi tracciare i suoi obiettivi delle due monumento del pavé.

Come vedi questo tuo podio, sei contento oppure rammaricato perché forse eri il più forte del gruppetto di testa?
Credo di aver fatto il massimo, forse si poteva pensare al secondo posto, ma è difficile da dire. Era molto difficile riuscire a fare la differenza contro due uomini della Visma | Lease a Bike. Sono entrambi degli ottimi corridori che sanno come comportarsi in gara. Inoltre la salita finale non era troppo dura per fare la differenza, quindi ho provato a dare il massimo e tutto sommato è bello essere sul podio. Ovviamente corriamo per vincere ma vista la situazione non potevo ottenere di meglio. La cosa importante è aver avuto buone sensazioni in bici. È meglio arrivare alle ultime due grandi classiche, Fiandre e Roubaix, con già un risultato.

Visto quello che hai fatto oggi, cosa pensi di poter fare domenica al Giro delle Fiandre?
Nelle ultime due edizioni ero nella lotta per la vittoria ed è un obiettivo anche per quest’anno. Se tutto va bene abbiamo tre carte da giocarci con Valentin (Madouas, ndr), Laurence (Pithie, ndr) e me stesso. Sono pronto e non vedo l’ora che arrivi domenica.

Come è la tua condizione rispetto alle passate stagioni quando lottavi per il podio del Fiandre?
Quest’anno l’approccio è stavo diverso perché abbiamo avuto un po’ di sfortuna a casa, ed è per questo che non ho corso la Tirreno-Adriatico. Sento che vado sempre meglio di gara in gara. Forse gli altri anni ero già al top della forma e stanco mentalmente, mentre ora mentalmente sono ancora fresco e pronto alla gara di domenica.

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