UAE Team Emirates, Fabio Aru: “Il giorno prima del ritiro al Tour ho ricevuto una notizia familiare che mi ha scosso. La squadra sapeva, ma ho ricevuto critiche anche da chi mi conosce”

Fabio Aru si è raccontato tra passato, presente e futuro. Il corridore della UAE Team Emirates è stato infatti ospite di una diretta Instagram sul profilo dell’ex corridore Lello Ferrara e ha attraversato varie tematiche a partire dai problemi fisici che lo hanno afflitto nelle ultime stagioni e di cui, a suo modo di vedere, si è parlato troppo poco. Ha spiegato poi quello che è successo nel giorno del ritiro dall’ultimo Tour de France, dove ha rivelato di essere rimasto scosso da un lutto familiare che l’aveva colpito soltanto il giorno prima.

“Io ho sempre parlato bene delle squadre in cui sono stato, non ho mai espresso delle critiche – ci ha tenuto a sottolineare immediatamente – A me sono state fatte critiche senza nemmeno capire cosa fosse successo. Mi è capitato di non aver ricevuto nemmeno una chiamata per sapere come stessi, ma questo fa parte del lavoro e della vita. A volte arrivano critiche da persone vicine, che possono farti star male, possono toccarti, ma è così la vita. Io proseguo per la mia strada e non posso parlare male della squadra in cui sono stato e in cui sono sino al 31 dicembre”

Il sardo si è poi soffermato su problemi fisici, per i quali si è sottoposto a intervento un anno fa: “Di questo si parla poco, anzi quasi niente. Ho scoperti i problemi dopo un anno e mezzo che li avevo. Poi l’operazione è andata bene, ma un atleta vuole tornare il prima possibile, quindi diciamo che tutto è stato risolto, ma poi il ritorno non è stato dei più semplici. Quest’anno a inizio stagione ero molto contento, poi c’è stato il lockdown che è stata un’esperienza difficile per tutti”.

Il classe ’90, comunque, ha spiegato che per lui l’unica cosa possibile è lavorare sui propri errori, non potendo avere il controllo su quelli degli altri: “Quando le prestazioni non vanno non si possono dare le colpe solo da una parte. Sicuramente degli errori da parte mia ci sono stati, ma non solo, questo è poco ma sicuro, ci tengo a sottolinearlo. In questo ultimo anno, però, nonostante le cose siano andato di nuovo di merda ho imparato a concentrarmi solo su gli errori che ho fatto io, quelli degli altri non li posso controllare”.

Il trentenne ha poi raccontato cosa è successo durante la nona tappa del Tour de France, che a oggi è il suo ultimo giorno di corsa, e che aveva attirato le feroci critiche di Giuseppe Saronni: “Quel giorno al Tour non me la sono sentita di tirare in ballo un argomento che secondo me in quella situazione non ci stava. Perché io sono un professionista, pagato per correre in bici, ero al Tour, una delle gare più importanti al mondo, pagato per fare il Tour. Le cose al Tour non stavano andando come mi potessi aspettare, nemmeno troppo male, ma insomma si continuava. Purtroppo il giorno prima di quella tappa ho ricevuto una notizia familiare che mi ha scosso tantissimo e le cose quella domenica sono andate come penso si sia visto. Non mi sembrava il caso in quel momento di parlarne, ho preferito soffrire in silenzio in questo mese e mezzo-due mesi. Le persone della mia squadra sapevano cosa era successo, nonostante abbia ricevuto delle critiche anche da gente che mi conosce. Non sono né malato, né depresso, la depressione è una cosa che purtroppo affligge un sacco di persone, ma io non sono depresso, i problemi ci sono e si risolvono. I problemi è quando ti arriva una notizia del genere al Tour che ti destabilizza, magari in un altro momento lo affronteresti in maniera diversa, durante una tappa del Tour non sai cosa più succedere”.

Infine, l’ex campione italiano ha chiuso con uno sguardo sul futuro, dicendosi di volersi prendere ancora del tempo per decidere tra le squadre che se lo contendono: “Ho ancora qualche giorno per vedere cosa fare del futuro, è una scelta importante. Penso sia meglio prendere qualche giorno in più che essere affrettati nella decisione. Nella mia carriera mi sono sempre preso il giusto tempo per decidere cosa fare e questa secondo me è la cosa giusta”.

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