Zwift Academy, anche due italiani nelle finali per un contratto da pro con Alpecin-Deceuninck e Canyon-Sram

Per il terzo anno, la Zwift Academy sta per esprimere due nomi, un uomo e una donna, che potranno raggiungere il mondo del ciclismo professionistico sulla spinta di quanto fatto sui rulli di casa. Per quel che riguarda il settore maschile, dove ad attendere il vincitore del concorso “virtuale”, c’è la Alpecin-Deceuninck, in finale sono arrivati gli australiani Cooper Sayers e Lucas Hoffman, il belga Jasper Paridaens,  il britannico Will Lowden e l’italiano Luca Vergallito. Per loro, rimasti in 5 dai 160mila che hanno iniziato il percorso in questa stagione, il sogno è quello di seguire le orme di Jay Vine, passato dal primo posto della Zwift Academy nel 2020 a vincere due tappe alla Vuelta a España 2022.

Vergallito, milanese, classe 1997, sta per conseguire la laurea magistrale in Scienza dello sport e utilizza se stesso come soggetto di prova per quello che studia, in particolare, nei campi di pianificazione allenamento e nutrizione: “Fino a qualche settimana fa, il mio obiettivo per il futuro era lavorare come allenatore in una squadra professionistica. Poi, ho deciso di fare un tentativo con la Zwift Academy…”. Nel 2022 Vergallito ha chiuso al primo posto la Haute Route Alps, manifestazione amatoriale che si snoda su 7 tappe sull’arco alpino francese.

Cinque anche le ragazze che si sfideranno con un posto nella Canyon-SRAM 2023 sullo sfondo. Sulle orme di Neve Bradbury (decima nella generale del Giro 2022) ci sono l’inglese Alex Morrice, la tedesca Nele Laing, le statunitensi Elena Wu-Yan e Liz van Houweling; con loro anche l’italiana Chiara Doni. Brianzola, 37 anni, lavora nel campo della ricerca medica ed è “nuova” per quel che riguarda il ciclismo, avendo iniziato a pedalare 6 anni or sono: “Ho iniziato a sognare quando ero bambina e non ho mai smesso”, le sue parole. Chissà che il prossimo sogno da far avverare non possa essere quello di diventare una ciclista professionista.

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