Un anno fa… Francia, trovata Tizanidina nei campioni di capelli di alcuni ciclisti professionisti

Esami specifici hanno rivelato la presenza di Tizanidina in alcuni campioni di capelli prelevati da ciclisti professionisti in Francia. A darne l’annuncio è una pubblicazione dello NCBI (Centro Nazionale per l’Informazione Biotecnologica), che sottolinea soprattutto gli aspetti tecnici con cui è stato possibile ottenere questo risultato, riportando inoltre che “si tratta della prima volta che la tizanidina è trovata nei capelli umani”. Viene inoltre precisato che “non è possibile interpretare l’informazione in termini di dosi e frequenza di utilizzo dovuto alla mancanza di uno studio controllato”. La sostanza, principalmente utilizzata in medicina per trattare disordini motori (ad esempio la spasticità) andando a bloccare gli impulsi nervosi che trasmettono il dolore al cervello, rilassando pertanto temporaneamente il tono muscolare, non è inserita nell’elenco delle sostanze proibite dall’Agenzia Mondiale Antidoping, pertanto non è considerabile doping.

È tuttavia una sostanza che per essere utilizzata ha bisogno di prescrizione, pur non essendo necessaria alcuna AUT (esenzione temporanea per uso terapeutico di una precisa sostanza o medicina in ambito sportivo). Secondo quanto riportato dall’autorevole portale medico l’esame è stato effettuato specificatamente in un laboratorio francese su indicazione delle autorità sanitarie locali. Questo indizio ha portato alcune speculazioni riguardo a chi potessero appartenere i campioni, informazioni che non sono in alcun modo desumibili dalla pubblicazione, nella quale infatti non vi è alcun riferimento a corridori, squadre, corse o date specifiche.

A dare alcuni dettagli al riguardo è la Tribune de Gèneve, che rivela come a risultare positivi a questa sostanza (senza tuttavia che questo sia sanzionato in alcun modo visto che non vi è alcun infrangimento delle regole) siano stati tre corridori su sette analizzati dal laboratorio di Strasburgo. “Sono ricerche che abbiamo effettuato su richiesta delle autorità giudiziarie“, fa sapere Pascal Kintz, primo firmatario della pubblicazione, che (pur con perplessità) ribadisce come “malgrado le sue proprietà miorilassanti e il suo interesse nel trattamento degli infortuni sportivi come le distorsioni, la tizanidina non è un medicinale vietato nello sport”.

L’articolo del quotidiano elvetico aggiunge che la richiesta sarebbe arrivata in quanto le forze dell’ordine “hanno trovato numerose scatole di tizanidina nella camera del medico di una squadra”, presa di mira e sorvegliata durante l’arco di tre settimane di corsa “sequestrando prodotti e apparecchiature mediche”. Circostanze che inevitabilmente hanno portato molti a collegarle alla Bahrain – Victorious, che subì una perquisizione durante il Tour de France (unica corsa di tre settimane che si svolge in Francia), anche se non ci sono conferme al riguardo e si tratta attualmente di supposizioni e speculazioni, senza conferme effettive degli inquirenti, mentre la formazione emiratina ne ha successivamente smentito in maniera categorica l’utilizzo.

Il giornale svizzero ha inoltre interpellato uno specialista del doping, che è voluto restare anonimo, il quale ha spiegato come gli sportivi ricorrono alla tizanidina da molto tempo, sfruttandola, per la sua proprietà di rilassare i muscoli, in termini di recupero e di aiuto al sonno: “In una corsa di tre settimane il recupero gioca un ruolo cruciale. Dopo qualche giorno, dopo aver corso ogni giorno per 180km, i ciclisti fanno fatica a dormire a causa dei muscoli indolenziti. Questo potrebbe spiegare la presenza di tizanidina nella farmacia della squadra”.

Anche secondo l’ex direttore del laboratorio antidoping di Losanna Martial Saugy la sostanza (nel cui bugiardino viene chiaramente detto che può compromettere le capacità di guidare o di manovrare macchinari pericolosi) potrebbe dare vantaggi in quanto i “miorilassanti potrebbero rinforzare l’effetto dei massaggi” oppure “una combinazione di analgesici e miorilassanti ritarderebbe l’apparizione dei dolori”.

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