Belgio, le proteste degli agricoltori non dovrebbero influire sullo svolgimento di Omloop e Kuurne: “Non è nostra intenzione togliere il divertimento alla gente”

Le proteste degli agricoltori che si stanno svolgendo in tutta Europa in queste settimane hanno già costretto il ciclismo a fermarsi, ma ciò non dovrebbe accadere nel weekend di apertura del calendario belga. La mancanza, a causa delle manifestazioni, di un numero sufficiente di forze dell’ordine che potessero garantire lo svolgimento in sicurezza delle corse aveva portato gli organizzatori dell’Etoile de Bessèges ad annullare la prima frazione e quelli della Vuelta a Andalucia a cancellare addirittura quattro tappe su cinque, ma Omloop Het Nieuwsblad e Kuurne-Bruxelles-Kuurne non dovrebbero incorrere in questo problema. Sabato 24 e domenica 25 febbraio, infatti, non sono previste proteste da parte degli agricoltori belgi, che comunque potrebbero essere presenti sui percorsi delle gare, senza tuttavia mettere a repentaglio lo svolgimento delle stesse.

Non è nostra intenzione togliere il divertimento alla gente. Non hanno alcuna colpa per questo. Quindi non lo faremo”, ha dichiarato a Het Laatste Nieuws un rappresentante delle organizzazioni di agricoltori. A fargli eco sono i direttori di Omloop e Kuurne, Wim Van Herreweghe e Peter Debaveye, che comunque restano costantemente in contatto con la polizia: “Al momento non siamo a conoscenza di alcuna azione pianificata. Abbiamo una lunga storia di buona cooperazione con le varie organizzazioni di agricoltori. Azioni si sono già svolte in passato alla partenza del Giro delle Fiandre a Bruges e a Gand-Wevelgem. Ciò non ha mai causato problemi”.

“Vogliamo offrire agli attivisti una tribuna, ma chiediamo che trasmettano il loro messaggio con rispetto e che la sicurezza non sia messa a repentaglio. E speriamo che la gara non venga interrotta”, ha proseguito Van Herreweghe, mentre Debaveye ha aggiunto: “Naturalmente, è possibile mettere i trattori e appendere le bandiere lungo il percorso. Non c’è niente di sbagliato in questo“.

La situazione viene ovviamente monitorata con attenzione anche dalle autorità: “Protestare è un diritto e preferiamo non intervenire, ma non sono consentite azioni sul percorso – ha dichiarato la governatrice delle Fiandre Orientali Carina Van Cauter – In tal caso, la polizia adotterà misure decisive”.

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