Alpecin-Deceuninck e Soudal-QuickStep lontane e battute nelle prime gare sul pavé: “Restiamo fiduciosi” – “Questione di qualità, Evenepoel sarebbe stato con i migliori”

Le corse di apertura della stagione delle Classiche del Nord sono state una nuova sinfonia suonata dai corridori della Visma|Lease a Bike (ex Jumbo-Visma). I gialloneri hanno vinto sia la Omloop Het Nieuwsblad 2024, con Jan Tratnik, sia la Kuurne-Bruxelles-Kuurne 2024, con Wout van Aert, replicando quanto accaduto, a loro favore, nel 2023. La squadra neerlandese ha dato l’impressione di gestire a piacimento le situazioni di corsa, mentre altre due formazioni normalmente molto presenti in scenari di questo tipo, la Alpecin-Deceuninck e la Soudal-QuickStep sono rimaste nettamente lontane dal cuore dell’azione, nei momenti poi risultati decisivi.

In casa Alpecin-Deceuninck, dove comunque mancava Mathieu van der Poel, parla il direttore sportivo Christoph Roodhooft: “Non siamo soddisfatti al 100 per cento, ma non siamo neppure del tutto insoddisfatti – le sue parole affidate a WielerFlits –  Alla Omloop abbiamo avuto tre corridori nel gruppo più importante e quello andava già bene (alla fine il migliore è stato Gianni Vermeersch, 18esimo – ndr). Domenica alla Kuurne non siamo stati abbastanza bravi quando quei 16 sono andati via. Ma ho visto prove sufficienti in entrambe le gare. Sufficienti, non di più e non di meno. Non è andata benissimo, ma abbiamo fiducia sul fatto che le cose gireranno meglio. Magari non sarà così, ma c’è ancora tempo”.

Roodhoft parla di Jasper Philipsen, che si era avvicinato alle due corse di apertura della stagione sulle pietre con discrete ambizioni: “Sabato ha fatto bene finché non si è spento sul Geraardsbergen. Prima aveva sofferto un po’, sul Wolvenberg, e poi si è spento. Alla Kuurne, invece, la corsa è stata subito troppo veloce per lui”. Søren Kragh Andersen ha invece affrontato solo la Kuurne: “Non è andato male, ma gli manca ancora qualcosa. Ha avuto qualche problema a un ginocchio e si è allenato a pieno solo negli ultimi 10 giorni. Credo che le cose per noi andranno meglio dalla Milano-Sanremo in poi. Non abbiamo motivi per dubitarlo“. 

Nell’ambiente Soudal-QuickStep sono un po’ più diretti, almeno stando ai pensieri del direttore sportivo Wilfried Peeters: “Bisogna guardare ai corridori che avevamo in gara. Alcuni molto esperti e altri giovanissimi – le parole del belga raccolte da Het Nieuwsblad – Questi ultimi sono ancora troppo acerbi per queste gare, ma dobbiamo investire su di loro, sperando che qualcuno di loro possa emergere a lungo termine”. Questo potrebbe essere il caso di Luke Lamperti, settimo all’arrivo della Kuurne.

Peeters sottolinea: “Non voglio parlare di preparazioni in altura e di poche gare nelle gambe. La questione sta nell’avere corridori abbastanza forti in gara. Se ci fosse stato Remco Evenepoel, sarebbe stato uno dei migliori in corsa, indipendentemente dalla preparazione”.

Amaro anche il commento di Yves Lampaert, 21esimo sabato e 27esimo domenica: “Alla Omloop ho visto cinque uomini gialli andarsene e qualche altro corridore sparso che provava a stargli dietro. Per certi versi, dobbiamo essere felici del fatto di non essere stati completamente sconfitti, ma competere contro una forza cosi più grande non è facile. Speriamo di avere ancora qualche margine di crescita. Ma anche quelli della Visma arrivavano da un periodo in altura come noi. Con loro, però, funziona in modo esattamente diverso rispetto che con noi”.

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