Giro delle Fiandre, Thomas De Gendt scalda la sfida virtuale: “Spero che il sistema stavolta regga alla mia potenza…”

Domani – domenica 5 aprile – avrebbe dovuto corrersi il Giro delle Fiandre 2020. Per gli ormai noti motivi, però, la Ronde non ci sarà e (forse) verrà recuperata nella seconda metà dell’anno. In queste settimane di confinamento in casa sono rulli e piattaforme virtuali di allenamento a diventare i “grandi amici” dei ciclisti, diffondendosi sempre di più, anche nel mondo dei professionisti. Così, per gioco e visibilità, ecco che gli organizzatori della corsa belga hanno deciso di implementare una versione tutta virtuale della gara, coinvolgendo 13 corridori di alto profilo in una sfida decisamente particolare.

Fra i protagonisti invitati c’è anche Thomas De Gendt. Il belga giusto qualche giorno fa era stato “richiamato” da una delle piattaforme di cui sopra perché, per i canoni del sistema, sembrava stesse “barando”, quindi andando con una potenza non riconosciuta possibile dall’intelligenza artificiale. Il 33enne della Lotto Soudal, alla vigilia della Ronde virtuale, ha deciso di lanciare un messaggio non troppo velato ai rivali: “Spero che questa volta il sistema riesca a reggere alla mia potenza”, ha dichiarato nel corso di una conference call organizzata da Sporza e che lo ha visto insieme a Remco Evenepoel, Jasper Stuyven e Wout van Aert.

I tre connazionali di De Gendt l’hanno presa sul ridere, ma ormai la sfida è lanciata. Insieme ai quattro già citati, saranno in sella a casa anche Yves Lampaert, Zdenek Stybar (Deceuninck-QuickStep, come Evenepoel), Mike Teunissen (compagno di Van Aert alla Jumbo-Visma), Greg Van Avermaet (CCC), Oliver Naesen (AG2R La Mondiale), Michael Matthews, Nicolas Roche (Sunweb) e Tim Wellens, altro corridore della Lotto Soudal, oltre al detentore della Ronde, Alberto Bettiol (EF).

I corridori si sfideranno virtualmente sugli ultimi 32 chilometri del percorso, che prevedono il Kruisberg, l’Oude Kwaremont e il Paterberg. Il tutto si svolgerà sulla piattaforma Bkool.

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