UAE Team Emirates, Tadej Pogačar: “Il 2022 è stato fantastico, non penso che fare secondo al Tour sia una sconfitta. Evenepoel? È forte, forse più di me”

“Il 2022 è stata una stagione fantastica, un anno pieno di cose”. La descrizione migliore della stagione appena conclusa di Tadej Pogačar la dà… lo stesso Tadej Pogačar. A guardare le statistiche c’è da mettersi le mani nei capelli: 54 giorni di corsa e 16 vittorie , fra cui la generale dell’UAE Tour, la Strade Bianche, il Lombardia, la Tirreno-Adriatico e il Gp Montréal. Nei 54 giorni di cui sopra, il corridore della UAE Team Emirates non è entrato nei primi 20 dell’ordine d’arrivo solo per 13 volte ed è impossibile dimenticarsi di quello che ha fatto al Tour de France 2022, che ha chiuso al secondo posto, con tre tappe vinte e con la Maglia Bianca.

Pogačar parla proprio del Tour in un’intervista concessa a CyclingNews: “Non accetto il fatto che fare secondo possa essere considerata una sconfitta. Ho vinto tre tappe e la Maglia Bianca. Se quella è una sconfitta, allora è il miglior modo per essere sconfitti in una corsa. Penso che il Tour uno lo perda se non finisce neppure la prima tappa: essere lì davanti, ogni giorno, non è tanto lontano dalla vittoria”.

Lo sloveno guarda già al Tour dell’anno prossimo: “Useremo l’esperienza passata a nostro beneficio – le parole del vincitore delle edizioni 2020 e 2021 – Nel 2023 ci torneremo con una mentalità ancora più forte, più affamati e vedremo cosa succederà. Daremo il 100 per cento per provare a vincere e speriamo solo di non avere le stesse sfortune e gli stessi problemi che abbiamo avuto come squadra“.

Squadra che nel 2023 vedrà l’arrivo di corridori del calibro di Adam Yates e Jay Vine, fra gli altri. “Ci sono alcuni nuovi grandi compagni – il commento di Pogačar – Stiamo diventando sempre più forti. Non vedo l’ora di incontrare i nuovi e gareggiare insieme a loro. Sono molto entusiasta in vista del 2023. Juan Ayuso? Penso possa vincere un Grande Giro nel futuro e quindi è una opzione in più per noi, che è una cosa buona da avere. Non è un rivale, è un compagno di squadra”.

Pogačar si sofferma anche sull’onda giovane che ha investito il ciclismo in questi anni: “È bello avere una nuova generazione. Abbiamo già avuto grandi battaglie e penso che ne avremo altre in futuro, sia nei Grandi Giri che nelle altre corse più importanti. Penso sia un grande momento per il nostro sport. A volte mi piacerebbe stare sul divano a guardare le gare in tivù, ma mi tocca esserci dentro…”.

Uno dei protagonisti di queste future battaglie sportive sarà indubbiamente Remco Evenepoel: “È forte e penso che abbia anche la genetica dalla sua parte. È molto aerodinamico in sella, ha buoni numeri ed è molto forte sia mentalmente che fisicamente. È uno duro da battere. Non so se ci troveremo di fronte nel 2023, ma penso che ci vorranno ancora un po’ di anni perché si riesca a capire quali sono i suoi limiti. Sicuramente è molto forte, forse più forte di me”.

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