Volta a Catalunya 2024, Tadej Pogacar: “Settimana straordinaria, penso di essere sulla strada giusta per Giro e Tour”

Tadej Pogacar certifica il suo dominio alla Volta a Catalunya 2024 conquistando anche l’ultima tappa. Dopo essersi imposto per distacco nei tre arrivi in salita in programma in questa edizione della corsa spagnola, il fenomeno dell’UAE Team Emirates si è preso anche il quarto successo parziale regolando allo sprint il drappello dei migliori selezionatosi sul movimentato circuito del Montjuic a Barcelona. Per il 25enne sloveno, vincitore ovviamente anche della classifica finale, il coronamento di una settimana perfetta, che costituisce un’importante iniezione di fiducia per il resto della stagione e per i prossimi appuntamenti, in particolare il Giro d’Italia.

Raccontaci questo finale, come volevi giocarti le tue carte?
Oggi avevamo un piano diverso. Volevamo provare a vincere con Marc Soler, ma penso che sia partito troppo presto visto che è partito nel primo giro. Ha fatto un gran lavoro, ma non è stata purtroppo la mossa vincente. Nel finale abbiamo poi provato con Joao Almeida, è andato fortissimo sull’ultimo strappetto e io ho conservato le energie in caso si arrivasse allo sprint. Sono felicissimo di ottenere un’altra vittoria.

Cosa significa questa vittoria per te? Non solo per la tua carriera, ma anche in vista del Giro
Questa settimana è molto importante per me. Lo scorso anno ho avuto una seconda metà di stagione difficile e partire così quest’anno è davvero fantastico. Questa vittoria mi dà molta fiducia, vedo che la forma è molto buona e penso di essere sulla strada giusta per Giro e Tour.

Sentivi che dovevi rassicurarti riguardo la tua condizione?
Sì, sicuramente. Alla Strade Bianche e alla Sanremo stavo bene, ma qui era un percorso diverso, con molte montagne. Tutta la settimana è stata straordinaria. Non solo per me, ma anche per la squadra, ci siamo rassicurati di essere sulla strada giusta.

Più importante le gambe o la strategia?
Entrambe. Dopo sei giorni intensi oggi non era facile. Quindi ti servono le gambe, ma come squadra abbiamo corso bene. Abbiamo sempre avuto un corridore davanti e siamo potuti restare al coperto, la strategia in questo circuito è molto importante.

Questo inverno hai cambiato alcune cose e ti sei allenato diversamente, senti dia vere la tua forma migliore di sempre?
Mi sento molto bene in bici. Mi sto godendo ancora di più la bici e questo mi permette di correre con il sorriso. Mi sento bene sia in allenamento che in gara, e questo è spesso più importante che i freddi numeri.

Cosa ti rimane ora da fare prima di Liegi e Giro?
Prima di tutto recuperare dopo questa settimana molto intensa e con molti giorni impegnativi. Poi qualche allenamento diverso in vista del Giro rispetto a quanto fatto sinora. Dopodiché vedremo cosa ci riserva il futuro.

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