Parigi-Nizza 2024, Remco Evenepoel deluso: “Oggi le circostanze non sono state in nostro favore”. Poi fa e disfa una polemica con Tim Declercq

Grande delusione per Remco Evenepoel dopo la cronosquadre della Parigi-Nizza 2024. In testa al primo intermedio, la Soudal Quick-Step è stata frenata dalla pioggia nel secondo tratto, perdendo tutto il vantaggio accumulato nella prima parte per poi concludere in quarta posizione, a 22 secondi dalla UAE Team Emirates che è andata così a conquistare tappa e maglia (a sorpresa con Brandon McNulty dopo che era la squadra aveva fatto passare per primo Finn Fisher-Black). Una sconfitta che il belga subisce malvolentieri visto come stavano andando le cose, reagendo anche in malo modo ad un episodio in gara con l’ex compagno Tim Declercq.

“All’intermedio avevamo 20 secondi di vantaggio sulla UAE e nel tratto in discesa è difficile perdere tempo. Ma è semplice: la pioggia è caduta e il vento è girato – sottolinea ai microfoni di Sporza dopo il traguardo – Negli ultimi chilometri ci sono alcune curve tecniche. Se si riesce ad affrontarle a tutta velocità, si risparmiano comunque 4-5 secondi a curva. Oggi non è stato così. Quando si vede che abbiamo surclassato tutti nella prima parte della cronometro, si capisce che la nostra squadra è molto valida. Solo che oggi le circostanze non sono state in nostro favore”.

Oltre al meteo, Evenepoel ha detto che c’è stato un altro “momento di sfortuna” che ha sconvolto i piani della squadra, ovvero quando il corridore della Lidl – Trek si è ritrovato sulla loro traiettoria in discesa “Ha continuato a pedalare davanti a noi in una curva tecnica e non si è spostato – si è lamentato il classe 2000 che a caldo si è anche lasciato sfuggire un commento di cui si è più tardi pentito – Un grazie a lui. È stato davvero brutto. Tim sarà anche stato un ex compagno di squadra, ma non si fa una cosa del genere. Se l’ha fatto apposta? Spero di no, ma è possibile”.

Sentito a sua volta riguardo questo episodio, Declercq ha spiegato che non sapeva che il treno Soudal Quick-Step stesse arrivando e di non averli sentiti a causa del vento e della velocità. “Improvvisamente ho sentito che dei corridori dietro di me urlavano e mi sono spostato subito – sottolinea – A quanto pare stavano urlando da un po’, ma in discesa a 70 km/h non si sente niente. Mi spiace se li ho ostacolati, ma la moto davanti a me doveva dirmelo che stavano arrivando. Così mi sarei spostato subito”.

Saputo delle lamentele dell’ex capitano, Declercq si mostra inizialmente offeso: “L’ultima cosa che voglio è ostacolare altri corridori. E penso che sia davvero vergognoso essere accusato di averlo fatto di proposito, perché non lo farei mai”. Per poi comunque chiudere con signorilità l’argomento senza rancore quando gli viene detto che nel frattempo Evenepoel si è anche scusato.

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