Tirreno-Adriatico 2024, Jasper Philipsen domina la prima volata: “Sapevo che l’ultima curva sarebbe stata cruciale”

Jasper Philipsen è tornato alla vittoria nel primo sprint della Tirreno-Adriatico 2024. Il portacolori della Alpecin-Deceuninck ha potuto esultare dopo aver fatto una volata delle sue, sverniciando per distacco tutti gli avversari e anche il suo connazionale Tim Merlier (Soudal-QuickStep) giunto poi secondo al traguardo. Per il 26enne belga questo è stato il primo successo del 2024, arrivato dopo due prestazioni opache nelle prime classiche del pavé, Omloop Het Nieuwsblad e Kuurne-Brussel-Kuurne. Stessa cosa gli era successa nella passata stagione, quando poi aveva collezionato ben 19 vittorie totali, tra cui ben quattro volate e la maglia verde al Tour de France.

”Sì, è stato un po’ come nella passata stagione, abbiamo dovuto aspettare fino alla Tirreno perché avevamo iniziato la stagione tardi – afferma ai nostri microfoni nel dopo tappa – Il fine settimana di apertura non è stato un grande successo, ma ora sono qui anche per migliorare la mia condizione e ne ho bisogno in vista delle classiche. Sono comunque felice di aver vinto dove forse vado meglio, nelle volate”.

Lo sprint della seconda tappa della Tirreno-Adriatico è stato deciso dall’azzardo di Tim Merlier, che ha lanciato la volata quando mancavano più di 300 metri al traguardo finale. Philipsen è stato bravissimo a prendergli la ruota per poi superarlo poco prima dell’arrivo. ”Sapevo che ci sarebbe stato un pochino di vento contro, quindi quella curva sarebbe stata cruciale – sottolinea –  È stato positivo per me che Tim sia entrato all’interno in curva e abbia immediatamente lanciato la volata. C’erano ancora 300 metri prima dell’arrivo e sapevo che se riuscivo a prendere la sua ruota avevo una buona chance di superarlo nel finale”.

Quindi possiamo dire, scherzosamente, che Merlier è stato il perfetto ultimo uomo in questa volata? ”Pare di sì, ha anche smesso di sprintare a un certo punto, quindi forse mi stava lanciando la volata – aggiunge sorridendo – Penso che per noi è stata una buona situazione e sono riuscito a stare a ruota anche se era tutto molto caotico. Jonas Rickaert e la squadra mi hanno guidato al momento giusto e sono felice di aver avuto ancora le gambe per il finale”.

Secondo il velocista della Alpecin la frazione odierna della Corsa dei Due Mari è stato molto facile e scorrevole, per poi animarsi nelle ultime decine di chilometri, che sono state veramente concitate e frenetiche per tutto il gruppo. ”La tappa non è stata così nervosa, ma nel finale lo è stata, perché la tappa era facile e alla fine tutti lottavano per le posizioni migliori – analizza – La squadra però mi ha messo in una posizione perfetta per prendere tra i primi la curva decisiva”.

Nella passata edizione della Tirreno-Adriatico Philipsen si è portato a casa due vittorie in volata, ma sembra che quest’anno in questa breve corsa a tappe le occasioni per le ruote veloci siano meno e potrebbe restarne così solo un’altra. ”Sicuramente quella di San Benedetto, ma le altre due tappe saranno abbastanza dure penso – conclude – Già domani è una frazione tosta, vedremo se riusciremo ad avere una possibilità, ma credo che sia più per corridori come Alaphilippe”.

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