Soudal-QuickStep, dopo il pavé è il momento dell’analisi della sconfitta: “Non è un problema di materiali, forse dobbiamo ripensare i programmi di allenamento”

La Soudal-QuickStep è stata una delle grandi assenti nell’arco della Campagna del Nord. Su muri e pavé, la squadra belga ha confermato la tendenza delle ultime stagioni, risultando fondamentalmente una comparsa agonistica, rispetto a quello che hanno saputo fare altre formazioni. Negli ultimi giorni, inoltre, sono emersi nuovi problemi fisici che hanno condizionato Julian Alaphilippe, mentre gli altri corridori di riferimento in organico, Kasper Asgreen e Yves Lampaert su tutti, sono rimasti lontani dalle zone delle operazioni. Unica nota positiva di questo periodo è stato Tim Merlier, che nelle Classiche veloci, ma di secondo piano in quanto a importanza, ha lasciato più volte il segno. 

“Non è un segreto che siamo rimasti ai margini anche della Parigi-Roubaix 2024 – le parole del direttore generale della Soudal-QuickStep, Patrick Lefevere, raccolte da Het Nieuwsblad – Nei giorni scorsi ho convocato una riunione di crisi, per capire i motivi della mancanza di prestazioni. C’erano diverse opinioni sul tavolo. Una riguardava i materiali, ma non è certo un problema di biciclette. Ci siamo posti domande sulle ruote tubeless, ma mi pare che Jordi Meeus (Bora-hansgrohe) sia entrato nei primi 10 della Roubaix con la stessa ruota che usiamo noi, dello stesso produttore”.

I dubbi si sono quindi spostati sul programma della preparazione: “Corridori come Yves Lampaert, Julian Alaphilippe e Casper Pedersen a febbraio sono andati in altura per un periodo di allenamento. Però, i corridori che hanno fatto bene alle spalle di Mathieu van der Poel sono quelli che hanno invece affrontato gare anche minori in quello stesso periodo. Noi di solito quelle gare, come ad esempio quelle del calendario francese, noi non le facciamo perché abbiamo quasi tutti i corridori in giro per gli allenamenti”.

Lefevere cerca di rimanere tranquillo: Non dobbiamo fare un dramma per questa situazione. Finora in stagione abbiamo vinto 13 corse e solo UAE e Visma hanno fatto meglio di noi. I nostri sponsor guardano tutti e a loro interessano anche i risultati internazionali, come quelli che hanno ottenuto Remco Evenepoel in Portogallo e Mikel Landa in Spagna. Sono i tifosi e la stampa belga ad avere una fissazione per le Classiche del Nord…”.

Ora ci sono le Ardenne alle porte, periodo in cui la Soudal-QuickStep non potrà contare sull’infortunato Remco Evenepoel: “Come si è visto alla Freccia del Brabante (dove il migliore di squadra all’arrivo è stato Pieter Serry, 25esimo – ndr), abbiamo potenzialità limitate anche qui – il commento di Lefevere – Punteremo su Ilan van Wilder in particolare alla Freccia Vallone di mercoledì 17, anche se andremo un po’ contro la sua volontà. Lui sta seguendo un blocco di allenamenti in vista del Giro di Romandia e capisco la sua perplessità, ma al momento gli allenamenti mirati individuali sono un privilegio che non ci possiamo permettere”.

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