Milano-Sanremo 2024, Mads Pedersen: “Non mi interessano le strategie, con un gruppetto ristretto all’arrivo io posso vincere”

Mads Pedersen vuole la prima Monumento della sua carriera. Il danese, già campione del mondo ad Harrogate 2019, arriva dalla miglior stagione della sua carriera e ha iniziato con la pedalata giustissima anche il 2024, infilando diversi successi e mettendo in mostra una condizione notevole. Il corridore della Lidl-Trek si presenta quindi alla Milano-Sanremo 2024 con ambizioni notevoli, forte anche di una squadra che, sulla carta, è completa e ricca di soluzioni. Pedersen sarà alla terza Classicissima della sua carriera: nelle due precedenti apparizioni, nel 2022 e nel 2023, ha chiuso con altrettanti sesti posti.

“So che la mia forma attuale è buona – le parole del danese – Tutto l’inverno e le preparazione per questa gara sono andati molto bene, cosa che è molto diversa rispetto a quello che è successo nel 2023, quando mi ammalai alla Parigi-Nizza e mi presentai alla Milano-Sanremo non nella condizione ideale. Quest’anno, invece, fin qui è andato tutto bene. Sono stato felice di tutti i riscontri che ho avuto nelle gare che ho fatto e sono felice della condizione in cui mi trovo oggi”.

Pedersen aggiunge: “Ho affrontato la Parigi-Nizza 2024, e in generale tutte le corse dell’ultimo mese, con l’intento di arrivare alla Sanremo nella migliore condizione possibile. Non nascondo che alla Parigi-Nizza avrei voluto vincere una tappa, ma ci sono andato vicino e alcuni giorni sono stati davvero duri. Giusto una settimana fa, abbiamo affrontato una tappa di 200 chilometri e io ho colto l’opportunità per provare a ‘distruggermi’ con un durissimo sforzo (provò a ripetizione ad andare in fuga, in una frazione molto vallonata – ndr). L’ho fatto con la Sanremo e le successive Classiche in mente”.

Che tipo di corsa si aspetta? “Non mi immagino alcuno scenario – il commento di Pedersen – Prenderò la corsa come arriverà. Non penso valga la pena sprecare energie nello aspettarsi qualcosa che poi magari non succede, magari forzandosi a cambiare il modo di correre che ho in testa. Voglio solo concentrarmi su me stesso e fare il massimo possibile. Con questo nella mente, so che posso vincere la corsa se alla fine ci sarà una volata di un gruppo ristretto, fra i 5 e i 15 corridori. O almeno, devo crederci. La Milano-Sanremo è una corsa durissima che mi si addice, quindi non mi interessa come verrà affrontata finché sarò in corsa per vincere”.

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