Liegi-Bastogne-Liegi Donne 2024, Elisa Longo Borghini seconda senza rimpianti: “Forse ero la più forte, ma a volte a vincere è la più veloce”

Elisa Longo Borghini è soddisfatta del suo secondo posto alla Liegi-Bastogne-Liegi 2024. L’atleta della Lidl-Trek si è resa protagonista di una corsa coraggiosa e aggressiva, ma nella ristretta volata finale non è riuscita a mettere la ruota davanti a quella della vincitrice, l’australiana Grace Brown (FDJ-Suez). La ciclista piemontese, che sta avendo una stagione da sogno coronata dal magico trionfo al Giro delle Fiandre, non ha però nulla da recriminare sulla sua prestazione né sul lunghissimo sprint conclusivo. Parlando al termine della corsa la 32enne piemontese ha voluto riflettere su questa ennesima grande classica conclusiva magnificamente sul podio.
“La volata è stata molto lunga. Kasia [Niewiadoma – ndr] era riuscita a creare un divario, non l’ho chiuso e ho aspettato i -150 metri per iniziare il mio sprint – ha precisato la campionessa italiana – Negli ultimi 75 metri Grace [Brown – ndr] mi ha superato. Devo dire di essere soddisfatta, sono venuta qui per un buon risultato e ho avuto una buon gamba. Ho dato del mio meglio e oggi ha vinto la più veloce, quindi complimenti a Grace Brown che è davvero stata la più veloce. Per quanto riguarda me, devo dire che ho dato tutto insieme alle mie compagne di squadra”.
Questa edizione della Liegi è stata caratterizzata da una forte fuga che ha quasi rischiato di riuscire ad arrivare al traguardo. Secondo Elisa Longo Borghini però “Ad essere onesti, ho sempre pensato che potevamo riprendere la fuga perché avevamo una squadra forte. Demi [Vollering – ndr] è andata davvero forte sulla Roche-aux-Faucons, e io sapevo che dovevo solamente finire il lavoro delle mie compagne. Ero davvero certa che le avremmo prese, ma c’era la possibilità che rimanessero con noi perché il finale è più facile visto che si entra a Liegi in discesa. Sapevo che dovevo andarmene, quindi ho attaccato e ho fatto staccare chi dovevo far staccare, quasi tutte”.
La capitana della Lidl-Trek non nasconde di essere stata probabilmente la più forte nella gara di ieri, ma che questo a volte non basta per riuscire ad alzare le braccia al cielo dopo il traguardo: “Forse ero la più forte, ma non sempre vince la più forte – conclude la piemontese – A volte vince la più veloce o la più furba, ed è questo che rende fantastico il ciclismo secondo me. Non penso di aver fatto troppo, ho solamente fatto quello che dovevo fare”.

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