Niente è ancora deciso in casa Jumbo-Visma per il Giro d’Italia 2020. Dopo la presentazione del percorso del Tour de France, il direttore sportivo Merijn Zeeman aveva polemizzato, dichiarando di non comprendere la quasi totale assenza di cronometro, che di certo non può far piacere a una formazione che nel prossimo anno vanterà nel suo organico due specialisti come Tom Dumoulin e Primoz Roglic. Il tecnico quarantenne, invece, ha avuto parole molto più dolci per il percorso del Giro, adatto a varie tipologie di corridori, anche per venire incontro ai corridori che vorranno disputare le Olimpiadi e i Mondiali nel corso della stagione, come dichiarato dal direttore della corsa Mauro Vegni.
“Il percorso del Giro d’Italia è stimolante e vario – ha dichiarato il neerlandese al sito ufficiale della sua squadra – È una corsa bellissima, che offre opportunità in ogni tipo di specialità. Proprio come piace a me”.
Tuttavia, anche nel caso della corsa rosa, la Jumbo-Visma non ha ancora deciso nulla e se nel caso della Grande Boucle l’indecisione riguarda principalmente i capitani, nel caso del GT italiano bisognerà valutare la composizione dell’intero roster, viste le maggiori possibilità, ad esempio, per uno sprinter puro come Dylan Groenewegen, che però dal canto suo ha già fatto sapere di voler tornare al Tour: “ Ci sono opportunità per i velocisti, tanti chilometri a cronometro e estenuanti tappe di montagna. È una corsa buona per i nostri uomini di classifica, ma anche per i velocisti top come Groenewegen. Questo non rende le scelte facili. Abbiamo cinque settimane per completare il puzzle”.
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