Dsm-Firmenich PostNL, settimana da incubo: cinque ritirati su sette corridori alla Parigi-Nizza, frattura del gomito per Max Poole alla Tirreno-Adriatico

Doveva essere una settimana importante per la Dsm-Firmenich PostNL, che, fra Parigi-Nizza 2024 e Tirreno-Adriatico 2024, schierava alcuni dei corridori più importanti del suo organico. C’erano tante occasioni per andare a caccia di vittorie pesanti (finora in stagione ne sono arrivate solo due) e, soprattutto, di fondamentali “punti-salvezza”, dato che la situazione della formazione neerlandese nella classifica triennale UCI è abbastanza critica. E invece, fra la Corsa del Sole e quella dei Due mari, sono venuti fuori una serie di delusioni e di problemi davvero duri da mandar giù.

Alla Parigi-Nizza 2024, alla vigilia dell’ultima tappa, sono solo due i corridori rimasti in gara, dei 7 partiti. In particolare, Fabio Jakobsen ha lasciato la corsa prima della fine della quinta frazione, dopo essere mancato sugli arrivi buoni per i velocisti. Un po’ più brillanti, in occasioni isolate, erano stati Nils Eekhoff e Tobias Lund Andresen, anche loro tornati anticipatamente a casa, così come Julius van der Berg e Timo Roosen.

Se per i corridori sopracitati, fortunatamente, non ci sono infortuni dovuti a cadute o simili, diverso è il discorso per il gruppo impegnato alla Tirreno-Adriatico 2024. Nel corso della sesta tappa, Max Poole, giovane scalatore che poteva lottare per una posizione importante in classifica (era 11esimo al via), è finito a terra riportando, oltre a diverse abrasioni, anche una frattura a un gomito, che lo terrà lontano dalle gare per un consistente periodo di tempo. In precedenza, la Dsm-Firmenich PostNL aveva perso Romain Bardet, a causa di una commozione cerebrale seguita a una caduta, oltre che Bram Welten, affaticato.

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