Tour of the Alps 2024, Romain Bardet andrà anche alla Liegi prima del Giro d’Italia: “La mia stagione inizia adesso, è un programma che mi si addice”

Romain Bardet ha le idee chiare sul suo cammino alla fine del Tour of the Alps 2024. Lo scalatore francese seguirà un calendario simile a quello della stagione 2022, quando al termine della breve corsa a tappe alpina aveva partecipato alla Liegi-Bastogne-Liegi per ultimare la preparazione in vista del Giro d’Italia, suo principale obiettivo di inizio stagione. Parlando ai microfoni di WielerFlits, il 33enne della Dsm-Firmenich PostNL ha ribadito il suo affetto verso la gara che lo vede protagonista in questi giorni: “È una corsa davvero bella. Mi è dispiaciuto essermi perso la scorsa edizione, quindi sono felice di essere tornato quest’anno”.

Bardet, secondo classificato al Tour de France 2016, ha poi evidenziato come la sua stagione non sia ancora veramente iniziata, anche per via di alcune cadute nei primi mesi dell’anno. “Fino ad oggi sento che la mia stagione non sia veramente iniziata. A marzo non è andata come volevo, perché sono caduto alla Tirreno-Adriatico. Fortunatamente abbiamo avuto tempo per recuperare al meglio. Ora voglio veramente cominciare a fare sul serio”.

Anche per questo motivo il longilineo corridore transalpino ha scelto di correre anche la Liegi prima della partenza della Corsa Rosa. “Ecco perché ho aggiunto la Liegi-Bastogne-Liegi due giorni dopo il Tour of the Alps. Sono abituato a fare questa combinazione, perché l’ho già fatta qualche volta in passato. È un programma che funziona bene per me. Dopo tanti giorni passati a soffrire allenandomi sono particolarmente contento di poter mettermi nuovamente in mostra in gara“.

Dopo il Giro d’Italia lo scalatore classe 1990 prenderà il via al Tour de France, ma non ha specificato su quale delle due grandi corse a tappe si focalizzerà maggiormente. “Il Giro sarà il mio grande obiettivo della prima parte di stagione. Fino ad ora abbiamo fatto quello che dovevamo, siamo fiduciosi di aver fatto la giusta preparazione. Ora vorrei completarla in vista del Giro, e solamente dopo penserò al Tour. Cercheremo di portarci a casa qualche tappa, avremo un ottimo gruppo per riuscirci. Ma sarà importante anche una buona posizione nella generale”.

Certo è che sia sulle strade del Giro che su quelle del Tour dovrà vedersela con un fenomeno che risponde al nome di Tadej Pogačar. “Questo fa parte del ciclismo e dello sport in generale. Devi fissare i tuoi obiettivi personali. Io voglio soprattutto fare il meglio possibile a livello personale, senza pensare troppo a chi saranno i miei avversari. Ci sono ottimi corridori in ogni grande giro, sempre di più ogni anno. È vero che Pogačar sarà l’uomo da battere, sempre se può essere battuto. Comunque non mi concentrerò su di lui”.

Bardet è ormai un corridore esperto e nel corso dell’inverno si vociferava di un suo possibile addio al professionismo al termine di questa stagione. “È un qualcosa che verrà valutato solo dopo il Giro, il mio piano non cambierà. Io penso a me stesso, ma bisogna guardare al contesto generale quando decidi se continuare o meno. Sicuramente le gare sono pericolose e a volte dobbiamo rischiare per essere competitivi. Ma non è questa la domanda che mi faccio quando penso a cosa vorrò fare l’anno prossimo. Penso più a quanto competitivo potrò ancora essere e se riuscirò ad aiutare i corridori più giovani a crescere. L’obiettivo è di aiutare i giovani della squadra. Sto arrivando ad un’età dove è importante lasciare la mia impronta nella squadra e aiutare loro a crescere. Abbiamo tanti talenti nel nostro organico e il meno che posso fare è aiutarli e supportarli”. 

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