Analisi Percorso Giro d’Italia 2024: ce n’è per tutti i gusti e si parte subito a tutta

Andiamo a scoprire le tappe e il percorso del Giro d’Italia 2024. In programma dal 4 al 26 maggio, la Corsa Rosa propone tre settimane particolarmente intense, scandite dal ritmo di due cronometro, alle quali faranno da contraltare le tante tappe di alta e media montagna. In tutto, i corridori che riusciranno a portare a termine la gara avranno percorso 3400,8 chilometri (circa 90 in meno rispetto all’edizione precedente). Due saranno i giorni di riposo, il primo fissato fra la nona e la decima frazione e il secondo appena prima della 16esima tappa, proprio all’inizio dell’ultimo e probabilmente decisivo terzo di gara. Tornando ai numeri, il percorso disegnato per questa edizione prevede complessivamente 44.650 metri di dislivello ben spalmati in tutte e tre le settimane. Insomma, quello che partirà dalla reggia di Venaria Reale e si concluderà a Roma sarà un Giro d’Italia esigente ed equilibrato, nel quale sicuramente non mancheranno colpi di scena e grande spettacolo, dalla prima all’ultima giornata di gara.

Percorso Giro d’Italia 2024

Quest’anno si parte quindi dal Piemonte con una tre giorni che, almeno per i primi due, chiamerà subito in causa gli uomini di classifica. Già al termine della prima tappa, la Venaria Reale – Torino di 140 chilometri, potrebbe infatti andare in Maglia Rosa uno dei favoriti al successo finale, anche perché in programma ci saranno tre GPM (Berzano di San Pietro, Superga e Colle Maddalena, quest’ultimo scollinato ai -22 dalla conclusione) e un altro paio di asperità, tra cui il doppio passaggio sullo strappo che porta al Bivio di San Vito, che potrebbe rivelarsi decisivo dato che l’ultima volta sarà superato a meno di 3000 metri dall’arrivo. Il giorno successivo, poi, ci sarà già il primo dei sei arrivi in salita in programma durante questo Giro, con il traguardo che sarà posto al Santuario di Oropa (11,8 km al 6,8%, max. 13%) 161 chilometri dopo il via da San Francesco al Campo, gli ultimi 60 dei quali sono un continuo saliscendi.

La prima occasione per i velocisti dovrebbe quindi arrivare nella terza frazione con la Novara – Fossano (166 km), anche se, appena entrati negli ultimi 4500 metri, ci sarà una breve rampa al 5,3% che potrebbe dare la possibilità a qualcuno di tentare un colpo da finisseur o, in ogni caso, scombinare un po’ i treni delle squadre degli sprinter. Per ruote veloci sarà anche la quarta giornata di gara, 190 chilometri che porteranno il gruppo da Acqui Terme ad Andora, in Liguria: a eccezione di una prima parte in costante (ma leggera) salita fino al Colle del Melogno, infatti, gli ultimi 60 chilometri saranno tutti sull’Aurelia e pianeggianti, anche se, anche qui, negli ultimi 5000 metri ci sarà da superare la breve asperità del Capo Mele, che potrebbe restare nelle gambe a qualche velocista. Uno sprint non si può escludere neppure al termine della Genova – Lucca (178 km) del giorno seguente, che comunque proporrà diversi saliscendi nella prima parte, con il Passo del Bracco, e il Montemagno nel finale, ostacolo che potrebbe tagliar fuori alcuni sprinter puri.

Dopo tre frazioni relativamente tranquille, gli uomini di classifica dovranno invece affrontare con grande attenzione la sesta tappa, che scatterà da Torre del Lago Puccini (Viareggio) e si concluderà dopo 180 chilometri a Rapolano Terme. Di per sé non eccessivamente movimentata, anche se nella seconda parte non mancheranno i saliscendi, a caratterizzare questa giornata saranno soprattutto i tre settori di strada bianca che verranno affrontati negli ultimi 50 chilometri, per un totale di 11,6 chilometri di sterrato che, al di là delle sempre possibili cadute o forature, potrebbero fare una bella selezione in vista del traguardo in leggera salita, anticipato da un breve strappo che toccherà punte del 20%. Ancor più importante ai fini della classifica generale sarà poi la cronometro che collegherà Foligno e Perugia: lunga ben 40,6 chilometri, i primi 34 pianeggianti e gli ultimi 6,6 di una salita irregolare, sarà probabilmente il primo punto di svolta di questo Giro, dove i favoriti al successo finale più abili in questo esercizio potranno guadagnare molto terreno sugli scalatori puri.

Il secondo arrivo in salita di questa edizione sarà quello dei Prati di Tivo, al termine di un tappone appenninico di tutto rispetto nonostante i soli 152 chilometri totali. Dopo la partenza da Spoleto, i corridori affronteranno Forca Capistrello (2ª cat., 16,3 km al 5,6%, max. 12%) e Croce Abbio (3ª cat.) per poi dover venire a capo dei 14,6  chilometri finali che presentano una pendenza media del 7% (con picchi al 12). Non è una salita inedita però presenta uno sviluppo costante che non lascia quasi mai spazio per rifiatare. La prima settimana si conclude poi con quello che sta diventando un piccolo classico, ovvero l’arrivo di Napoli che cala il tris dopo quelli del 2022 e 2023. Da Avezzano, il gruppo si sposterà quindi verso la Campania per una tappa relativamente mossa nel finale con anche il passaggio panoramico da Monte di Procida ma che difficilmente vedrà i velocisti lasciare il passo agli attaccanti.

Frazione tutta campana per la ripresa dopo il giorno di riposo, con 142 chilometri in programma da Pompei a Cusano Mutri, in provincia di Benevento. Dopo una sessantina di chilometri tranquilli si entrerà nel vivo con la salita di Camposauro (2ª cat, 6,1 km al 7,8%, max. 13%), che sarà seguita da alcuni saliscendi e quindi dall’ascesa finale verso Bocca della Selva (1ª cat., 17,9 km al 5,6%, max. 10%). Si tratta di una salita non irresistibile e piuttosto irregolare che probabilmente creerà un po’ di selezione soltanto nelle ultimissime battute. Dopo alcune giornate complicate, si ritornerà a salire verso nord con la semplice Foiano di Val Fortore Francavilla al Mare, 207 chilometri di trasferimento tra Campania e Abruzzo con qualche salita soltanto a inizio tappa sul tratto appenninico. Giunti a Termoli si costeggerà il litorale adriatico fino a Francavilla, situata alle porte di Pescara. Decisamente più adatta agli attaccanti la dodicesima tappa, che dall’Abruzzo risalirà 193 chilometri fino alle Marche, precisamente da Martinsicuro a Fano. Superata Civitanova Marche si percorreranno le strade dell’entroterra, care alla Tirreno-Adriatico, passando per Recanati, Osimo, Monsano, Ostra, La Croce e infine il Monte Giove, ultima difficoltà a circa dieci chilometri dal traguardo.

Poca pianura quindi per una tappa dove il gruppo con tutta probabilità tirerà il fiato, cosa che proverà a fare anche nei successivi 179 chilometri con partenza da Riccione e arrivo a Cento, in provincia di Ferrara. Si tratterà di una giornata totalmente pianeggiante senza alcuna difficoltà apparente alla vigilia della seconda, e ultima, cronometro da Castiglione delle Stiviere a Desenzano del Garda. 31,2 chilometri molto veloci che scompiglieranno le carte in classifica generale prima dell’inizio delle Alpi, che faranno la loro comparsa il giorno successivo. L’ultima giornata della seconda settimana è quindi dedicata alle salite, con la lunghissima Manerba del GardaLivigno che mette sul piatto quelle di Lodrino (3ª cat.), Colle San Zeno (2ª cat., 13,9 km al 14%) che faranno da prodromo a uno dei passaggi più attesi di tutto il Giro: quello su Mortirolo. Con i suoi 12,6 chilometri al 7,6%, con punte del 16%, fa paura a tutto il Mondo e soprattutto ai corridori in gara, che si porteranno le scorie nelle gambe fino al gran finale che si giocherà tra Passo del Foscagno (1ª cat., 15 km al 6,4%, 11% max), superato a 8,7 chilometri dal traguardo, e il muro finale verso Livigno, al termine della salita di Mottolino (8,1 km al 6,6%, max. 18%).

Dopo un giorno di meritato riposo a Livigno si riprenderà subito con un tappone alpino sopra i 200 chilometri, da 5400 metri di dislivello, da Livigno a Santa Cristina Val Gardena. Inizio giù a saliscendi tra Passo di Eira, Passo del Foscagno e, dopo la discesa a Bormio, e Passo dello Stelvio, Cima Coppi di questa edizione (se si riuscirà finalmente a percorrerlo) con i suoi 2758 metri s.l.m. conquistati dopo 19,6 chilometri al 7,5% con pendenza massima del 15%. Dopo la picchiata verso Prato allo Stelvio si proseguirà ancora verso il fondovalle fino a raggiungere Bolzano e Prato all’Isarco, dove inizieranno gli ultimi 35 chilometri, quasi totalmente in salita. Si imboccherà infatti il lunghissimo tratto, 23 chilometri al 4,7%, che in più tronconi porteranno fino al Passo Pinei dopo il quale, superato un breve tratto in discesa, si salirà ancora da Ortisei fino a Santa Cristina Val Gardena e il suo Monte Pana (2ª cat., 7,6 km al 6,1%, max. 15%).

Il trittico dolomitico si concluderà con un’altra tappa complicata sopra i 4000 metri di dislivello quasi tutta in provincia di Trento, con ripartenza da Selva di Val Gardena e arrivo in salita, di fatto l’ultimo di questa edizione, sul Passo Brocon dopo 159 chilometri. Neanche un metro di dislivello con la partenza immediatamente in salita verso il Passo Sella (2ª cat., 8,9 km al 7,4%, max. 11%), seguito da una lunga picchiata verso Val di Fassa e Val di Fiemme fino ad arrivare a Predazzo, dove si tornerà a salire fino al Passo Rolle (1ª cat., 19,8 km al 4,8%, max. 10%) e  quindi, dopo un’altra lunghissima discesa, fino al Passo Gobbera, che avvicina il gruppo al Passo Brocon (2ª cat., 13,3 km al 6,5%, 12% max), che verrà poi riaffrontato dal versante opposto da Pieve Tesino (11,8 km al 6,6%, 13% max). Se da questa tappa non uscirà il vincitore del Giro d’Italia, poco ci mancherà.

La diciottesima tappa sarà poi dedicata al recupero, con la facile Fiera di Primiero – Padova, frazione velocissima di 178 chilometri che anticiperà la Mortegliano-Sappada, frazione quasi interamente friulana tranquilla per i primi 100 chilometri che però all’improvviso diventa accidentata con i passaggi dal Passo Duron (2ª cat., 4,4 km al 9,6%, 18% max) e Sella Valcalda prima della lunga e irregolare arrampicata verso Cima Sappada (2ª cat., 8.3 km al 4,8%, 15% max), posta a meno di sette chilometri dal traguardo. L’ultimo sforzo prima della passerella finale non è un arrivo in salita ma l’interessante Alpago-Bassano del Grappa, la cui caratteristica principale è la doppia scalata del Monte Grappa (1ª cat., 18,2 km all’8,1%, 14% max), ai chilometri 106,1 e 153,3. Dopo 88 chilometri tranquilli si inizierà a salire per poi riscendere a Semonzo del Grappa e quindi picchiare verso Bassano, traguardo assente dal 1992, dove verrà incoronato il vincitore di questa edizione. Il Grappa è molto insidioso e soprattutto in discesa potremmo assistere a qualche azione potenzialmente decisiva.

Anche quest’anno, in stile Tour de France, tutta la carovana si trasferirà in fretta e furia a Roma, dove assisteremo alla scenografica e spettacolare tappa conclusiva con 8 giri del circuito di 9,5 chilometri a spasso tra i Fori Imperiali e le bellezze della Capitale per un totale di 125 chilometri. Nel complesso un percorso vario ma forse poco spettacolare, con i passaggi decisivi che forse potevano essere dislocati in modo più strategico, anche perché assistere all’ultimo arrivo in salita a cinque tappe dalla fine potrebbe levare molto interesse alle ultime giornate.

Tappe Giro d’Italia 2024

Tappa Data Km Partenza-Arrivo Dislivello Difficoltà
4 maggio 140 Venaria Reale – Torino 1850 m ***
5 maggio 161 San Francesco al Campo – Santuario di Oropa 2300 m ***
6 maggio 166 Novara – Fossano 750 m **
7 maggio 190 Acqui Terme – Andora 1700 m **
8 maggio 178 Genova – Lucca 1800 m ***
9 maggio 180 Viareggio – Rapolano Terme 1900 m ***
10 maggio 40,6 Foligno – Perugia (crono) 400 m ****
11 maggio 152 Spoleto – Prati di Tivo 3850 m *****
12 maggio 214 Avezzano – Napoli 1300 m ***
13 maggio Riposo
10ª 14 maggio 142 Pompei – Cusano Mutri (Bocca della Selva) 2800 m ***
11ª 15 maggio 207 Foiano di Val Fortore – Francavilla al Mare 1850 m **
12ª 16 maggio 193 Martinsicuro – Fano 2100 m ***
13ª 17 maggio 179 Riccione – Cento 150 m *
14ª 18 maggio 31,2 Castiglione delle Stiviere – Desenzano del Garda (crono) 150 m ***
15ª 19 maggio 222 Manerba del Garda – Livigno 5400 m *****
20 maggio Riposo
16ª 21 maggio 202 Livigno – Santa Cristina Val Gardena (Monte Pana) 4350 m ****
17ª 22 maggio 159 Selva di Val Gardena – Passo Brocon 4200 m *****
18ª 23 maggio 178 Fiera di Primiero – Padova 550 m **
19ª 24 maggio 157 Mortegliano – Sappada 2850 m ***
20ª 25 maggio 184 Alpago – Bassano del Grappa 4200 m *****
21ª 26 maggio 125 Roma – Roma 300 m *
TOTALE 3.400,8 44.650

Altimetrie e Planimetrie Giro d’Italia 2024

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