Dsm-Firmenich PostNL, Romain Bardet su Remco Evenepoel: “Avevo dei dubbi, ma ora lo apprezzo molto: all’inizio trasmetteva arroganza”

Remco Evenepoel è, ormai da tempo, un personaggio che catalizza attenzioni nel mondo del ciclismo professionistico. Il belga è un corridore di enorme talento, che sta per compiere 24 anni e che ha già vinto 50 corse in carriera, fra cui due Liegi-Bastogne-Liegi, un Mondiale in linea e un altro a cronometro. Sul capitano indiscusso della Soudal-QuickStep si agitano spesso anche delle polemiche, dovute probabilmente a un modo di porsi mai banale, fin dai primi approcci con il WorldTour. Un po’ di perplessità le aveva anche un corridore della “vecchia guardia” come Romain Bardet, che però, con gli anni, ha cambiato decisamente idea nei confronti del più giovane collega.

“A essere onesti, io ero fra i primi ad aver avuto dubbi su Evenepoel – le parole del corridore della Dsm-Firmenich PostNL, raccolte da In de Leiderstrui – La prima volta che avevo sentito parlare di lui fu quando lo nominò Julian Alaphilippe. Fu lui a dirmi che c’era uno Junior che stava per arrivare in gruppo e che avrebbe vinto tutto. Io ho reagito dicendo ‘va bene, vince fra gli Juniores; vediamolo nel WorldTour'”.

Bardet racconta: “Poi l’ho visto in azione alla Clasica san Sebastian 2019 (che Evenepoel vinse, all’età di 19 anni, con una memorabile fuga solitariandr) e sono rimasto a bocca aperta. In quel momento ho pensato ‘va bene, effettivamente ne è arrivato uno bravo’. Ma da allora Remco è cambiato, l’arroganza che trasmetteva all’inizio non c’è più. È un corridore molto rispettato in gruppo, da tutti”.

Evenepoel e Bardet si sono trovati più volte in azione insieme, in fuga alla Vuelta a España 2023, e da allora sono diventati buoni amici: “Abbiamo un bel rapporto e ci siamo tenuti in contatto anche durante la pausa invernale. Penso che sia un tipo in gamba e che abbia davvero qualcosa di speciale. Tutti quelli che vincono i Grandi Giri sono speciali, ma lui è diverso. Perché? Il percorso che ha affrontato durante la sua vita e la sua carriera, non è stato lineare. Sa affrontare giornate davvero difficili”.

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