Bora-hansgrohe, gli obiettivi 2024 di Primož Roglič: “Tour de France, Olimpiadi e… Giro di Svizzera”

Primož Roglič scalpita. Nel 2024 lo sloveno sarà alla prima stagione da professionista senza la maglia della Jumbo-Visma addosso; in casa Bora-hansgrohe, sua nuova squadra, sembra esserci carta bianca per lui in quanto a programmi stagionali, situazione decisamente diversa rispetto a quella che il 34enne trovava nei ranghi della formazione neerlandese. Come già scaturito da più parti, l’obiettivo principale della prossima annata, per lo sloveno e per la squadra tedesca, sarà il Tour de France 2024, competizione in cui Roglič si troverà di fronte Jonas Vingegaard, Remco Evenepoel e il connazionale Tadej Pogačar.

“In calendario ci sono tante corse e di conseguenza altrettante sfide – le parole di Roglič raccolte da RTV Slo in occasione di un evento benefico che si è svolto a Ljubljana – Per quel che riguarda i Grandi Giri sicuramente l’obiettivo è il Tour de France. Il percorso? Non l’ho ancora studiato. So solo che si parte dall’Italia e che si finisce in Costa Azzurra, su strade che conosco mlto bene. Ma c’è tanto tempo per prepararsi su queste cose”.

Non solo Tour, però, nella testa dello sloveno. Nel 2024 ci saranno anche le Olimpiadi, di cui Roglič è campione in carica per quel che riguarda la prova a cronometro. “Non so se difenderò il titolo, sono già felice dell’oro vinto a Tokyo 2020. Credo che preferirei provare a giocarmi le mie carte nella prova in linea. Poi, ci sono anche i Mondiali di Zurigo e il Giro di Svizzera. Quella è una gara che non ho mai corso e che sarebbe bello riuscire a vincere”. Se ci riuscisse, Roglič sarebbe il primo corridore della storia a vincere tutte e sette le corse a tappe di una settimana più importanti del calendario mondiale (Giro dei Paesi Baschi, Volta Catalunya, Tirreno-Adriatico, Parigi-Nizza, Giro del Delfinato, Giro di Romandia e, appunto Giro di Svizzera).

C’è però ancora da parlarne con la squadra: “I piani inizieremo a farli a dicembre – le parole del vincitore del Giro d’Italia 2023 – In quanto all’allenamento, non cambierò le cose che ho fatto negli anni recenti. Per le corse, decideremo insieme alla Bora-hansgrohe. L’equipaggiamento? Sono tornato all’inizio della carriera, visto che nel 2013, quando ero all’Adria Mobil, gareggiavo su Specialized. Ho già fatto qualche test e stiamo valutando cosa va bene, cosa no e quali miglioramenti vanno fatti”.

Roglič ha parlato anche del cambio di squadra, con la consueta franchezza: “Alla Bora ho visto tutti molti motivati e pronti a dare il massimo per ottenere risultati. Vedremo a che livello siamo quando ci saranno le prime gare stagionali. So di aver lasciato la miglior squadra al mondo e quindi non sono andato in una formazione ancora più forte, ma per me è una sfida speciale. Magari la Bora diventerà la miglior squadra al mondo, fra qualche tempo”.

Un pensiero sul Velo d’Or, il premio assegnato all’ormai ex compagno di squadra Jonas Vingegaard, che più di qualche polemica ha scatenato? “Se guardiamo ai dettagli, il Velo d’Or è una cosa tutta francese, organizzata e gestita lì. Noi in Slovenia abbiamo il nostro premio, l’ha vinto Pogačar, più che meritatamente. Poi, io non ho idea di chi voterei.  Tadej? È una grande persona e un amico. Poi, uno così ti obbliga a essere sempre al massimo quando ti presenti alle corse, anche se lui non c’è…”.

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