Vuelta a España 2018, Simon Yates pronto a combattere: “Proverò a fare la miglior classifica possibile”

Simon Yates è uno dei protagonisti attesi della Vuelta a España 2018. Il britannico ha dimostrato le sue grandi qualità in salita nelle prime due settimane del Giro d’Italia 2018, conquistando tre vittorie di tappe e indossando a lungo la maglia rosa. La crisi sul Colle delle Finestre gli è costata la possibilità di ottenere un buon risultato nella classifica generale, ma i momenti più difficili sono ormai alle spalle. Il classe ’92 si presenta all’ultimo GT stagionale come uno degli uomini da tenere in considerazione, anche perché supportato da una squadra di livello e da un’ottima condizione. La redazione di Cyclingpro.net lo ha intervistato alla vigilia della prima tappa della corsa.

Il britannico ha iniziato parlando della sua condizione: “Sta andando bene, l’allenamento è andato bene e ora sono qui. Non vedo l’ora di iniziare. Sono abbastanza fiducioso anche per la prestazione in Polonia. Quando sono arrivato lì non sapevo quale fosse la mia condizione. All’inizio non ero al top, ma ogni giorno andava sempre meglio. Alla fine ho vinto la tappa conclusiva, le sensazioni sono buone. Come ho detto, non vedo l’ora di iniziare qui a Malaga”.

Sulle sue ambizioni, l’obiettivo è chiaro, dopo il sesto posto nella generale di due anni fa: “Spero di fare la migliore classifica possibile, non so se questo mi permetterà di vincere o di arrivare decimo. Ci sono molti corridori forti qui in quest’edizione, molti hanno avuto una preparazione diversa dai loro avversari. Io proverò a fare del mio meglio di nuovo, e sarà quel che sarà”.

Il vincitore di tre tappe al Giro d’Italia 2018 ha poi parlato del percorso: “Non so se sia più difficile di quello degli ultimi due anni in cui ho corso qui. È sempre impegnativo. La Vuelta è conosciuta per avere salite brevi ma con pendenze impegnative, sarà una corsa molto difficile. Nel 2016 c’erano molte tappe al nord, lo preferisco perché fa un po’ più fresco. Non ci sono molte discese impegnative nel sud. Quest’anno è un 50-50, se non sbaglio dopo la tappa nove ci trasferiamo al nord, penso che a quel punto sapremo chi si giocherà la vittoria”.

Sull’ultima settimana Simon Yates ha le idee chiare: “Di certo sarà importante non dare troppo nelle prime due settimane. Vivo ad Andorra quindi conosco le ultime due tappe di montagna e so che le salite sono molto difficili. È difficile perché a volte per vincere devi aspettare il momento giusto, altre devi solo cogliere la tua opportunità. Se poi paghi lo sforzo, come ho fatto al Giro, va bene”.

La sua tattica non dovrebbe comunque essere aggressiva come in Italia: “La mia preparazione è stata molto differente rispetto al Giro. Sono arrivato lì davvero al 100% della mia condizione alla partenza, qui andrò in crescita. Le sensazioni sono buone, ma vedremo soltanto correndo”.

Come molti altri corridori, il britannico correrà con un pensiero ai mondiali: “Anche io voglio andare a Innsbruck in ottima condizione. Non succede spesso che i mondiali si corrano su percorsi così difficili. Ognuno ha un pensiero di quell’appuntamento in un angolino della mente, potrebbe cambiare le carte in tavola, ma non lo sapremo fin quando inizieremo”.

Infine una battuta sui suoi rivali: “La concorrenza è molto forte. Non voglio dire chi è il favorito perché ce ne sono troppi. Farò il meglio che posso ed è per questo che non voglio immaginarmi chi è il favorito”.

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