Europei Drenthe 2023, Trentin: “Sembra facile sulla carta, ma non è per velocisti puri” – Ganna: “Negli ultimi 80 chilometri saremo aggressivi”

L’Italia sembra voler puntare su una gara d’attacco per la prova in linea uomini élite degli Europei Drenthe 2023. Come già accaduto ai Mondiali di Glasgow, gli azzurri guidati dal CT Daniele Bennati appaiono intenzionati a movimentare la gara e a non attendere un’eventuale volata sullo strappo del Col du VAM, dove la gara si concluderà al termine dei 199,8 chilometri in programma e dei sei giri del circuito finale. Tra gli otto azzurri al via, Matteo Trentin e Filippo Ganna dovrebbero essere gli uomini di riferimento che proveranno a lottare per il successo, ed entrambi sono stati intercettati dai nostri inviati sul posto prima della partenza per raccogliere le loro opinioni sulla gara odierna.

“È davvero una bella gara, è una delle poche occasioni che abbiamo per rappresentare il nostro Paese oltre ai Mondiali e alle Olimpiadi,  non ci sono molte altre gare – le parole di Trentin – Sta diventando un evento che quasi tutti conoscono e la maglia è in realtà piuttosto importante. Oggi sembra facile sulla carta, ma abbiamo visto dalle gare dell’altra categoria che può essere davvero dura, può essere impegnativa e in realtà non è per velocisti puri puri“.

“Abbiamo una squadra davvero buona, molto completa, e penso che, se saremo presenti negli attacchi, ognuno di noi potrà essere un’ottima opzione per vincere la gara“, ha proseguito il 34enne, che non sembra voler puntare sulla volata: “Nelle altre categorie abbiamo visto che lo sprint era sempre per il secondo posto e non per la vittoria“.

Anche Ganna, che ha saltato la crono per essere al meglio per la prova in linea, punta a una corsa movimentata: “Dopo la Vuelta mi sentivo un po’ stanco, quindi anche per quello abbiamo deciso di saltare la cronometro, di sicuro oggi è uno degli obiettivi più importanti. Siamo qui con una squadra fantastica, quindi ovviamente proveremo a fare qualcosa, come ogni volta che mettiamo il numero sulla schiena“.

“Penso che le previsioni siano abbastanza buone, prima di entrare nel circuito potrebbe esserci un po’ di vento laterale o qualcosa del genere, ma penso che alla fine il circuito con la salita sia davvero intenso. Non so cosa succederà ma sicuramente negli ultimi 80 chilometri saremo aggressivi. Seguire la ruota di Van Aert? Anche quella di Pedersen“, ha concluso il verbanese.

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