Vini Zabù, aperta una campagna di crowdfunding per la battaglia contro il doping

La Vini Zabù si mette in prima linea nella battaglia contro il doping. La formazione italiana continua a cercare di avere un ruolo attivo nella battaglia contro l’utilizzo di sostanza illecite, dopo il secondo caso di positività negli ultimi 12 mesi riscontrato in un controllo fuori dalle corse a Matteo De Bonis. Il team, che ha voluto autosospendersi e autoescludersi dal Giro d’Italia 2021 per mandare un messaggio forte, è poi stato fermato dall’UCI fino al 7 maggio, quando potrà tornare a correre. Intanto però la dirigenza e tutto lo staff hanno voluto lanciare un altro messaggio forte, avviando una campagna di crowdfunding per raccogliere fondi contro il doping.

La campagna è stata avviata su Indiegogo ed è supportabile a questo link. Il team ha messo come obiettivo (flessibile, naturalmente) il raggiungimento di 500.000 euro, con cui si intende finanziare un progetto nel tracciare l’utilizzo di sostanze dopanti da parte degli atleti. “Ripudiamo il doping e vogliamo combatterlo creando un progetto che è stato già sposato all’estero ma che non ha eguali in Italia” è il messaggio con cui si conclude l’annuncio della campagna di raccolta fondi, nella quale non compaiono ulteriori specifiche. In ogni caso, saranno proprio i controlli antidoping a essere migliorati e intensificati.

Nel suo comunicato la squadra ha ricordato i tanti successi ottenuti nella sua esperienza, iniziata nel 2009, inviando un messaggio a tutti i tifosi: “Viviamo per emozioni del genere ed è per questo che vogliamo implementare al massimo la nostra capacità di controllo sugli atleti affinché non si ripetano più episodi del genere che mettono a repentaglio in primis l’immagine dello sport e a seguire il futuro di tutto un Team, partendo dai suoi colleghi fino ad ogni singolo membro dello staff”. L’iniziativa dimostra, una volta di più, la volontà della squadra di combattere le pratiche illecite nello sport.

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