Team BridgeLane, James Whelan spera di tornare nel ciclismo che conta: “Devo continuare a mettermi in mostra con questa squadra”

Il corridore australiano spera di trovare un nuovo contratto nel WorldTour dopo il mancato rinnovo con la EF Education -EasyPost: l'estate australiana è servita per mettersi in mostra

James Whelan vorrebbe tornare ad essere un professionista. Approdato molto giovane nel WorldTour con la maglia della EF, il venticinquenne australiano l’anno scorso ha vissuto una stagione molto difficile: dopo essere caduto al Giro dei Paesi Baschi, è tornato a correre al Giro di Vallonia, ma un nuovo incidente nella prima tappa lo ha costretto ad un nuovo stop. Nonostante il suo ritorno in gruppo per le classiche italiane di fine anno, il team ha deciso di non rinnovare il suo contratto e lui si è trovato senza squadra. Accasatosi al Team BridgeLane, il nativo di Melbourne spera di riuscire ad attirare nuovamente l’attenzione di squadre WorldTour o Professional.

In una lunga intervista concessa a CyclingTipsil classe 1996 ha parlato della sua estate australiana, in cui è stato secondo ai campionati nazionali e poi ha vinto una tappa e la classifica generale al Santos Festival of cycling 2022, e di quello che vorrebbe dal futuro: “È stata un’estate molto buona, anche se molto corta. Mi sarebbe piaciuto fare un blocco completo di gare […] Ma ho ottenuto il meglio dal mio allenamento fatto dopo la fine della stagione“.

“In un primo momento è stato molto frustrante non essere rinnovato con la EF – ha aggiunto – Vaughters (Jonathan, general manager della EF Education First, ndr) mi ha detto che sarei stato rinnovato per tutto l’anno e poi nel mezzo delle gare italiane che stavo correndo, mi ha detto che il team era pieno. Ho avuto due brutte cadute l’anno scorso e quindi ho corso poco, ma in Italia ho mostrato che stavo bene e che ero abbastanza vicino agli standard del WorldTour”.

“Il processo dopo questo è stato di mettermi in contatto con altri team – ha proseguito l’australiano – Non avevo contattato nessuno perché pensavo di avere un posto sicuro con la EF. Il tutto è stato molto deludente […] Adesso, dopo questi due risultati con i campionati nazionali e il Santos Festival of Cycling, sono tornato in contatto con queste squadre, nella speranza che ci fosse un posto libero, se quest’anno o il prossimo o se è ancora un no“.

L’obiettivo adesso è, quindi, quello di mettersi in mostra con la sua attuale formazione per sperare in nuove opportunità partendo dalle prossime corse che affronterà in Europa: “Devo continuare a mettermi in mostra con il Team BridgeLane in Europa. Ovviamente le cose stanno andando bene con questa squadra e mi piace molto il clima che c’è”.

“Molte persone sui social media hanno detto che io avevo qualcosa da dimostrare – ci ha poi tenuto a precisare l’atleta – ma non era del tutto la mia motivazione. Il mio obiettivo era semplicemente quello di vincere il campionato australiano. Questa era la mia motivazione. Se l’avessi vinto, poi mi sarei preoccupato del resto”.

Per il momento, quindi, il ritiro non sembra essere tra i piani dell’ex EF: “Ho impiegato un sacco di tempo e di sforzi per organizzare la mia vita in un altro continente ed investire nel ciclismo, quindi sarebbe folle per me  gettare via tutto in uno scatto d’ira e dire che sono stato trattato male. Ma non posso fare questo fino a 35 anni, quindi devo essere concentrato per i prossimi mesi e poi reinventare me stesso […] In ottobre c’erano sei o sette squadre che avevano detto ‘forse’ […] Adesso mi sembra di aver un po’ più di peso dopo queste gare. Credo di aver dimostrato le mie abilità come ciclista”.

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