CicloMercato, qualche rimpianto in casa ColoQuick per la partenza anticipata del 18enne Storm verso la Ineos: “Risarcimento? No, solo ‘Grazie e buon Natale'”

Quello di Theodor Storm è un nome che è finito sulla ribalta internazionale negli ultimi giorni. Il danese ha 18 anni ed è stato scelto dalla Ineos Grenadiers per entrare a far parte del suo organico fin dall’1 gennaio 2024, data ormai decisamente vicina. La mossa di CicloMercato della formazione WorldTour è stata anticipata rispetto a quanto previsto inizialmente, dato che Storm avrebbe dovuto, nei piani di partenza, affrontare la stagione 2024 nei ranghi del Team ColoQuick, storica squadra danese di livello Continental; la chiamata della Ineos, però, era una di quelle a cui, evidentemente, non si poteva dire di no.

“Purtroppo il ciclismo non è il calcio – le parole del direttore sportivo della ColoQuick, Christian Moberg, raccolte da TV2 Denmark – Se il Real Madrid prende un giovane talento che è sotto contratto con il Copenhagen, qualche spicciolo arriva alla società di partenza. Nel nostro caso, no, la Ineos non ci ha dato niente. Giusto un ‘grazie per l’aiuto e buon Natale’. Posso capire che sia scioccante sapere che una squadra come la nostra prenda zero euro (o corone, nel caso della ColoQuick – ndr) quando una delle realtà più grandi del mondo del ciclismo in pratica rende nullo un contratto esistente e si porta a casa uno dei più grandi talenti di tutta la scena giovanile. Ma è così. Noi, dopo tutto, avevamo dovuto combattere non poco per assicurarci la firma di Theodor, ma adesso siamo rimasti con niente in meno. Tre giorni prima dell’inizio della nuova stagione“.

Dal lato sportivo, Moberg prova a guadare ai lati positivi: “Noi avevamo un progetto per Storm, nell’anno che avrebbe passato qui, ma l’opportunità che si è materializzata era d’oro per lui. Inoltre, non potevamo non mandare nel WorldTour il più giovane danese di tutti i tempi. In ogni caso, è un grande passo, oltre che un tratto distintivo per la nostra squadra. Ne siamo orgogliosi e speriamo che le persone si accorgano di più della nostra piccola realtà, che poi non è più tanto piccola. E, di conseguenza, speriamo che possa aumentare il sostegno nei nostri confronti”.

Sul piano strategico, il punto di vista in casa Coloquick non cambia: “In questa squadra non mettiamo mai le nostre ambizioni sopra quelle dei corridori. Quindi, se un ragazzo vuole andare alla Ineos, alla Jumbo o chissà dove altro, noi non ci sogneremmo mai di metterci di traverso dicendogli ‘avevi promesso di correre per noi'”. Dalla ColoQuick, peraltro, è partito anche un giovanotto che all’epoca diceva poco al grande pubblico e che poi è diventato il miglior scalatore del mondo, Jonas Vingegaard, che nella squadra danese ha corso per tre stagioni prima di passare, a inizio 2019, alla Jumbo-Visma.

Tornando a Storm, il 18enne vivrà il 2024 con l’attenzione rivolta in particolare ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 e alle gare su pista, ambito nel quale il corridore spera di essere selezionato dalla Nazionale danese, una delle più forti al mondo: “Noi avevamo già delineato un programma sotto questo aspetto – ancora Moberg – Se avessi avuto l’impressione che la Ineos non ne avrebe tenuto conto e che avrebbe gettato subito Theodor nella mischia in ogni tipo di gara WorldTour, sarei stato molto più scettico.

La ColoQuick, comunque, non resta con le mani in mano: “Con la partenza di Storm si è liberato un posto nell’organico per il 2024. Stiamo facendo le nostre valutazioni e io sto passando queste feste parlando con corridori… Non posso fare nomi, ma posso dire che ho parlato sia con corridori rimasti fuori dal WorldTour sia con ragazzi giovanissimi. Quindi, siamo decisamente intenzionati a fare una mossa in entrata. Vediamo nei prossimi giorni”.

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