Uno-X Mobility, Anders Halland Johannessen e Jonas Iversby Hvideberg in ospedale per un’intossicazione da monossido di carbonio

Anders Halland Johannessen e Jonas Iversby Hvideberg sono stati costretti a ricevere cure mediche presso l’ospedale di Copenhagen. Nel loro caso, la causa non è da ricercare in cadute di gara o in incidenti in allenamento, ma nella troppa passione per i go-kart. Johannessen, che veste i colori della Uno-X dal 2021, e Hvideberg, che si unirà ufficialmente alla Professional norvegese fra pochi giorni dopo aver lasciato la Dsm-Firmenich, hanno dovuto fare i conti con una intossicazione da monossido di carbonio a seguito di una lunga giornata passata in un kartodromo situato nei pressi della capitale danese, dove si trovavano per partecipare a una giornata di svago organizzata dalla stessa squadra per celebrare la conclusione della stagione 2023.

“Ero molto contento della cosa, per me andare sui kart è una cosa divertentissima – il racconto del 24enne norvegese Johannessen a TV2 – Quindi sono rimasto nella sala dove si corre per quasi 4 ore e non sono mai uscito, per fare una pausa o prendere una boccata d’aria”. Stessa cosa per Hvideberg, coetaneo e connazionale di Johannessen: “Inoltre, siamo entrambi competitivi e subito abbiamo visto che avevamo i migliori tempi sul giro; così siamo rimasti nei kart più a lungo rispetto agli altri. Alla fine delle tre ore e mezza prestabilite, chi si era annoiato se ne andava, ma i più entusiasti, fra cui noi due, hanno avuto del tempo supplementare per poter girare ancora”.

Grande divertimento, quindi, prima dello spavento. “Durante il viaggio di ritorno verso l’albergo dove alloggiavamo ho iniziato a sentire che qualcosa non andava – le parole di Hvideberg – Mi sentivo stordito e con la testa che mi pesava. Quindi mi sono messo a letto, ma con il passare dei minuti continuavo a sentirmi peggio. Mi sono ritrovato sdraiato in posizione fetale e con un gran mal di testa”.

Nel frattempo Johannessen aveva cominciato a vomitare e non riusciva a tenere gli occhi aperti. “Ho mandato un messaggio al medico della squadra, che quando è entrato nella stanza mi ha trovato quasi incosciente“. Immediato, a quel punto, il trasporto in ospedale, dove è stato riscontrato un avvelenamento da monossido di carbonio, che nel peggiore dei casi può essere fatale. I due corridori hanno ricevuto trattamenti con ossigeno per tutta la notte seguente e sono poi stati trasportati all’Ospedale nazionale di Copenhagen, dove sono stati curati all’interno di una camera iperbarica. “Inizialmente i medici ci avevano detto che avremmo dovuto rimanere lì per una settimana, ma per fortuna ce la siamo cavata in un tempo minore”.

Il fatto risale a metà dicembre e in questi giorni i due corridori si trovano, insieme al resto della squadra, in Spagna per un periodo di preparazione e l’episodio non sembra aver lasciato strascichi fisici: “Al momento non abbiamo notato nessuna conseguenza di quel che è successo, dopo un paio di giorni stavamo già bene”.

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