Giro d’Italia 2024, selezione versatile e quasi interamente a tinte azzurre per la Polti-Kometa: Fabbro, Lonardi e Piganzoli le punte

Annunciati gli otto uomini del Team Polti-Kometa che prenderanno parte al Giro d’Italia 2024. Invitata per il quarto anno di fila alla Corsa Rosa, la formazione Professional italiana si schiererà al via con una selezione pronta a mettersi in evidenza su tutti i terreni e composta per sette ottavi di corridori azzurri. A curare la classifica generale sarà Matteo Fabbro, ma sarà interessante vedere anche quello che potrà fare il talentuoso Davide Piganzoli, all’esordio in un Grande Giro. Nelle volate, invece, il punto di riferimento sarà Giovanni Lonardi, apparso in ottima condizione al Giro di Turchia della scorsa settimana, dove ha conquistato un successo di tappa.

Come accaduto anche nelle scorse edizioni, comunque, la squadra proverà a mettersi in mostra anche con le fughe da lontano, e per questo si affiderà principalmente all’esperto Mirco Maestri e ai fratelli Davide e Mattia Bais, il primo capace lo scorso anno di conquistare l’arrivo di Campo Imperatore proprio al termine di un attacco da lontano. Completano la formazione Andrea Pietrobon e lo spagnolo Fran Muñoz, che agiranno principalmente in supporto ai capitani ma potranno anche giocarsi le loro chances quando si presenterà l’occasione.

Essere alla partenza del Giro è tutto per noi, è un coronamento che ci chiama alla responsabilità d’interpretare la gara nel modo giusto, mettere in luce i nostri sponsor e conquistare risultati rilevanti – dichiara il direttore generale Fran Contador – Abbiamo ormai acquisito notevole esperienza e affrontiamo le tre settimane con lucidità e determinazione massime. Saremo in grado di disimpegnarci su tutti i terreni e questo inizio stagione ci garantisce che possiamo essere protagonisti insieme ai migliori”.

“Quando si parla di Giro d’Italia, si parla della gara dell’anno – le parole del manager Ivan Basso – Iniziamo a pensarci già in inverno per meritarci l’invito e poi comincia l’avvicinamento. Stiamo fornendo prestazioni convincenti, inserendoci sempre nel confronto diretto con squadre WorldTour, e ci presentiamo con un gruppo di ragazzi prontissimi: abbiamo individualità che coprono ogni tipo di caratteristiche ed età. Tanti hanno già corso il Giro e qualcuno sarà al debutto, un mix che ci permette di disputare la competizione con degli obiettivi precisi: non ci basta il generico far bene, vogliamo correre in maniera ordinata, conquistare la terza tappa in quattro anni, lottare per i Gran Premi della Montagna e centrare la top-10 in classifica generale“.

In ammiraglia ci saranno i direttori sportivi Stefano Zanatta e Jesus Hernandez: “Arriviamo bene a questo momento clou della stagione – spiega Zanatta – e siamo pronti a onorare al meglio uno dei palcoscenici più prestigiosi al mondo. Lo affronteremo con la mentalità ambiziosa che ci ha portato a vincere due tappe in tre anni, gli otto atleti che avremo al via sono nelle condizioni fisiche e mentali ideali per provare a sfruttare le diverse opportunità che si potranno cogliere. Sarà una corsa molto impegnativa sin dall’inizio, per questo portiamo tanti uomini forti in salita a partire da Fabbro e Piganzoli. Ma senza trascurare le volate, per le quali ci affidiamo a Lonardi”.

“Sarà il mio settimo Giro d’Italia, il terzo di fila con questa squadra, ma lo vivo sempre come fosse il primo e provo l’emozione di chi si trova a disputare la corsa che sognava da bambino – afferma Mirco Maestri – Ci siamo preparati molto bene e nelle gare di avvicinamento abbiamo corso in maniera sempre più solida e compatta, aspetto fondamentale in un grande giro tanto quanto la buona forma. Conosciamo altrettanto bene la difficoltà dell’impegno, ma abbiamo l’obiettivo di vincere almeno una tappa e tenere una discreta generale“.

“Essere parte di questo magnifico evento è sempre un onore che mi rende felice e motiva sia me che i compagni – aggiunge Davide Bais – Il mio approccio sarà lo stesso dell’anno scorso, lottare per la classifica scalatori e chissà di non trovare un’altra fuga giusta…“.

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