Alex Zanardi, il bollettino medico: “Condizioni stazionarie, rimane grave quadro neurologico. Stop aggiornamenti sino a variazioni significative”

Stazionarie le condizioni di Alex Zanardi. Il bollettino medico dell’ospedale policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena ha confermato il decorso di questi ultimi giorni, con il 53enne bolognese che resta “senza sostanziali variazioni nelle sue condizioni cliniche”. Una situazione attesa dai medici che inizialmente avevano pensato a questa settimana per cercare di comprendere eventuali danni neurologici, per poi decidere di rinviare l’interruzione della sedazione alla prossima per dare ulteriore tempo ad Alex di riprendersi. “Rimane grave il quadro neurologico”, precisano i medici del nosocomio toscano, che tengono sotto stretta sorveglianza il campione di paraciclismo nel reparto di terapia intensiva.

Dopo cinque notti dal drammatico incidente di venerdì a Pienza in seguito al quale si trova in coma farmacologico e dunque altrettanti giorni e bollettini medici, l’ospedale ha reso noto che l’aggiornamento pubblico sarà al momento sospeso. La decisione è stata presa vista la stazionarietà di Zanardi, in accordo con la famiglia. Questo “sino a quando non ci saranno variazioni significative sul suo stato di salute”, spiegano nel bollettino medico odierno, emanato come di consueto intorno alle 12:00. L’ex pilota rimane chiaramente dunque “in prognosi riservata” e attualmente “è sempre sedato, intubato e ventilato meccanicamente”.

Alex Zanardi: il Bollettino Medico del 24 Giugno

Rimangono stazionarie le condizioni di Alex Zanardi, ricoverato nella terapia intensiva del policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena da venerdì 19 giugno. L’atleta ha trascorso la quinta notte di degenza senza sostanziali variazioni nelle sue condizioni cliniche, per quanto riguarda i parametri cardio-respiratori e metabolici, e rimane grave il quadro neurologico. Continua il neuromonitoraggio e viene valutato costantemente da un’équipe formata principalmente da anestesisti-rianimatori e neurochirurghi, affiancata da un team multidisciplinare in base alle diverse esigenze cliniche. Il paziente è sempre sedato, intubato e ventilato meccanicamente e la prognosi rimane riservata.

Sentita la famiglia, si ritiene utile non diffondere altri bollettini medici sino a quando non ci saranno variazioni significative sul suo stato di salute.

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