Trek-Segafredo, Richie Porte: “La crisi colpirà tutti, non darò più per scontate le uscite in bicicletta”

Richie Porte sembra prendere con serenità la situazione della stagione. Il tasmaniano aveva iniziato il 2020 centrando il successo nella classifica generale del Tour Down Under 2020, vincendo a Paracombe e staccando tutti i rivali nella “sua” Willunga Hill, dove è stato beffato solo dal fuggitivo Matthew Holmes (Lotto Soudal). Il corridore della Trek-Segafredo è poi salito sul podio del Tour du Haut Var 2020, battuto dai soli Nairo Quintana (Arkea-Samsic) e Romain Bardet (Ag2r La Mondiale), e ha partecipato alla Parigi-Nizza 2020 in appoggio a Vincenzo Nibali, di cui è stato il luogotenente soprattutto per l’arrivo in salita a Valdeblore La Colmiane. Il successivo stop alla stagione ha scombinato i suoi piani, come d’altronde avvenuto per tutti i suoi principali rivali.

L’australiano ha parlato della situazione attuale in un’intervista rilasciata a Cyclingnews: “Non è bello vedere e leggere che altri team devono tagliare lo stipendio e licenziare lo staff. La crisi colpirà tutti. Nella vita normale le persone stanno perdendo il loro lavoro. Ti senti protetto quando pensi che non ti colpirà così tanto. La parte positiva è che ho più tempo con la famiglia, e avere un bambino di due anni a casa ti tiene occupato e fa passare il tempo“.

Porte ha poi proseguito parlando della sua esperienza nella corsa del sole: “La Parigi-Nizza è stata una corsa normale. Con gli altri corridori abbiamo discusso molto del coronavirus e se avessimo dovuto essere lì o no. Molti pensavano che la corsa non sarebbe arrivata a Nizza. Ce l’abbiamo fatta, ma ovviamente l’ultima tappa è stata cancellata. Era una situazione strana. Comunque Schachmann ha meritato la vittoria“.

Infine l’australiano si è concentrato sulle prospettive per questa stagione e la prossima: “Per fortuna ho già vinto una corsa quest’anno. Mi piacerebbe correre ancora un paio di stagioni. Nel 2021 probabilmente parteciperò ai Grand Tour in appoggio di qualcuno, e poi proverò a fare classifica in qualche corsa a tappe da una settimana. Penso che il 2020 sarà un’eccezione come annata, e probabilmente anche il 2021. Per il momento devo solo allenarmi il più possibile e provare a mantenere la condizione che ho. Non darò più per scontata la possibilità di uscire in bicicletta“.

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