Ineos Grenadiers, Joshua Tarling: “È il posto migliore per imparare e migliorare con alcuni dei corridori più esperti in gruppo”

Joshua Tarling è pronto per il grande salto nel mondo del professionismo. Dopo essersi laureato campione del mondo juniores a cronometro a Wollongong 2022, il gallese passerà subito nel WorldTour con la maglia della Ineos Grenadiers. Un sogno chiaramente che diventa realtà per il classe 2004 che ha già partecipato al primo ritiro con la sua nuova squadra, trovandosi fianco a fianco quelli che fino a quel momento per lui erano degli idoli. Raggiunto dai microfoni di CyclingNews il nativo di Aberaeron ha raccontato quali sono le sue aspettative per il futuro, con la speranza di poter continuare a coniugare strada e pista.

Il primo impatto con la squadra è stato molto positivo: “Loro hanno la rete di supporto più grande e questo ti permette di rilassare completamente i nervi. È come una grande famiglia, anche se qui ci sono un milione di persone e tutti sono carini e amichevoli. Mi piace l’aspetto familiare. Il supporto che mi hanno potuto dare è incredibile, più di quello che avrei potuto chiedere. È il posto migliore per imparare e migliorare con alcuni dei corridori più esperti in gruppo“.

Il diciottenne ha raccontato poi anche la sua storia ciclistica: “Avevo sei anni quando ho fatto la mia prima gara. Mio padre ha sempre pedalato e lo fa anche mio fratello, quindi era molto difficile non incominciare. Sono stato fortunato ad aver iniziato così giovane, almeno ho potuto maturare molta esperienza prima di passare professionista“.

Da sempre amante della pista, Tarling vuole continuare a portare avanti questa attività, come già fanno molti suoi futuri compagni di squadra: “Voglio continuare al 100% perché aiuta anche per la strada. Fa tutto parte del mestiere, perché hai gare, velocità nelle gambe e resistenza, perché anche se non è lunga come una corsa su strada si tratta di uno sprint di quaranta minuti. Ineos aiuterà tantissimo. Abbiamo fatto test in galleria del vento in allenamento e come ci lavoreranno sarà fantastico”.

Tanti i sogni nel cassetto del giovane atleta che ha le idee chiare su quali corse vorrebbe vincere in futuro: “Strade Bianche, Giro delle Fiandre e Mondiale a cronometro. Le Strade Bianche sono un classica, deve essere una Monumento al 100% […] (In questi primi anni) sarò soltanto un gregario. Ma se avrò qualche opportunità la prenderò. Nei primi anni farò più esperienze possibili e dopo partiremo da qui”.

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